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Led, erba e siepi: così sta rinascendo piazza Maria Teresa

Nel novero degli interventi da quasi 200mila euro illuminazione al led e un serbatoio da 6000 litri per il recupero dell'acqua del Toret

Rinascita green per il polmone verde più vecchio della città. Piazza Maria Teresa nuova e a zero sprechi

Usare la natura per migliorare la qualità della vita in città: il pilastro del progetto “Nature-based solutions” che prima dell’estate - target giugno - porterà piazza Maria Teresa agli antichi splendori, grazie a un partenariato pubblico-privato virtuoso che rifunzionalizzerà parte del vecchio polmone verde pensile del centro città: il giardino dei Ripari, il primo giardino pubblico torinese. 

Dopo un breve stop legato al ritrovamento di un reperto storico sottoposto alla Soprintendenza, i lavori sono ripresi e a breve porteranno i loro benefici alla collettività. Il focus è valorizzare e ottimizzare le risorse: l’illuminazione al led (meno energivora), 500 mq di tappeto erboso per mitigare il microclima, 270 metri di siepe per limitare l’inquinamento acustico e un serbatoio da 5700 litri, per recuperare l’acqua di scarico del Toret. 

Lo stato prima dei lavori

Render della piazza vista dall'alto a conclusione dei lavori

Il progetto è stato illustrato nelle commissioni congiunte Quinta e Sesta, in cui l’assessore al Verde Francesco Tresso ha sottolineato «l’esigenza di innescare ulteriori esempi in cui privati si curano del bene pubblico». L’idea, infatti, nasce da un gruppo spontaneo di cittadini, costituitisi nell’associazione Amici di piazza Maria Teresa, che ha devoluto parte delle risorse necessarie (insieme alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali, per 184.500 euro totali) a realizzare l’intervento e che per i primi tre anni si occuperà anche della manutenzione del giardino. Sul punto anche la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio: «Ci piacerebbe coinvolgere le scuole per raccontare loro l’attenzione dell’Amministrazione sul tema ambiente».

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