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07 Maggio 2025 - 12:35
A Torino oltre dieci reati all’ora: è la quarta città più insicura d’Italia
Quello che i torinesi già sapevano solo passeggiando per le strade della città o lasciando parcheggiata con preoccupazione la propria auto sotto casa, è adesso certificato dai numeri. Torino è la quarta città più insicura d’Italia, con 128.919 reati denunciati nel 2024 e dietro solo a Roma (271.033), Milano (226.230) e Napoli che ci precede di poco con 132.809. Un numero, quello di Torino, che fa più impressione se si considera che, calcolatrice alla mano, corrisponde a 353 reati al giorno e 10,5 all’ora.
Il dato di Torino è in costante peggioramento ormai da parecchi anni. Quello registrato nel 2024 è il peggiore dal 2016, quando si toccarono i 136mila reati denunciati. Da quel momento c’è stato prima una lenta discesa con il crollo sotto quota 100mila degli anni del Covid e poi un costante aumento. Nel 2023, i reati denuncianti sotto la Mole erano stati 125.263, nel 2022 si erano fermati a 113.446. L’unica consolazione è che la “classifica” della nostra città migliora leggermente se si considera il numero di reati in rapporto alla popolazione: in questo caso infatti siamo al sesto posto con 58,5 denunce ogni mille abitanti. Davanti a noi, ci sono Milano (69,7) seguita da Firenze, Roma, Bologna e Rimini. Inutile sottolineare che questi numeri sono in effetti solo indicativi di una situazione in realtà ben peggiore: sono infatti tantissimi gli italiani che, vittime di piccole reati, scelgono di non denunciare perché consapevoli che la speranza di ottenere giustizia è praticamente pari a zero.
I dati sopra elencati sono in parte contenuti nel 1° Rapporto Univ-Censis «La sicurezza fuori casa», nel quale è stato anche condotto un sondaggio su un campione di mille italiani adulti dal quale emerge che il 94,2% degli italiani quando è fuori casa vuole sentirsi tranquillo, il 75,8% pensa che negli ultimi 5 anni girare per strada sia diventato più pericoloso e il 38,1% per paura ha rinunciato almeno una volta ad uscire di casa. Ad avere più paura sono le donne, i giovani, chi vive nelle grandi realtà urbane. Di fronte ad una domanda di sicurezza che cresce e ad un contesto che è sempre più complesso e diversificato, il 74,4% degli italiani è convinto che gli operatori della sicurezza privata siano una presenza indispensabile e quasi 8 milioni hanno fatto ricorso ad un operatore poiché si trovavano in una situazione di pericolo.
E del resto i numeri sembrano dare ragione a chi si sente insicuro fuori dalle mura di casa. Nel 2024 le rapine sono state 28.631, di queste 16.510 sono rapine in pubblica via, cresciute del 24,1% rispetto al 2019. I borseggi denunciati nel 2024 sono stati 140.690, in crescita del 2,6% rispetto al 2019, mentre gli scippi, che implicano un contatto diretto con la vittima per strapparle qualcosa dalla mano o di dosso, sono stati 13.474, in aumento del 7,9% rispetto al 2019. Non stupisce quindi che gli stessi italiani siano convinti per il 65,1% del totale che lo Stato da solo non ce la può fare a presidiare tutte le aree e i luoghi essenziali per la vita delle persone. Esattamente quanto, da anni ormai, a Torino sostengono gli abitanti soprattutto di Barriera di Milano e Aurora, quartieri ormai sotto “assedio” dei criminali e in mano a spacciatori e baby gang.
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