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L'intervista

«Io, pestato dai "maranza" in centro a Torino. Sto bene ma lancio un appello»

Gabriel, 21 anni, racconta cosa gli è successo e cosa serve per riportare sicurezza nelle notti torinesi

«Io, pestato a sangue dai "maranza" in centro a Torino. Sto bene ma lancio un appello»

«Purtroppo la “mala movida” si è spostata dai Murazzi a Santa Giulia: quella piazza non è un posto in cui si può fare serata tranquilli, di notte serve un presidio fisso delle forze dell’ordine e dei militari come in San Salvario e in Barriera di Milano».

A parlare non è un residente o un politico ma Gabriel, il 21enne torinese che lo scorso sabato è stato picchiato da un gruppo di giovanissimi di origine magrebina: «Sappiamo tutti com’è piazza Santa Giulia, è malfamata proprio per quei ragazzi. Quella sera io e i miei amici abbiamo avuto da ridire con quei due soggetti: c’è stato qualche sguardo di troppo, poi hanno attaccato briga e sono partiti gli schiaffoni. Noi abbiamo reagito ma siamo tutti ragazzi che lavorano e che sabato volevano fare serata tranquilli».

Invece è scattata la rissa: «A un certo punto ci siamo ritrovati in piazza, noi eravamo 2 e loro in 20: il video pubblicato su TorinoCronaca è la parte finale, quando noi eravamo esausti dopo venti minuti di calci e pugni». Ex lottatore, Gabriel è riuscito a resistere e se l’è cavata con ferite lievi: «Ho incassato mentre uno di loro aveva una profonda ferita all’occhio sinistro. Ma devo dire che è andata bene, visto che a un certo punto sono arrivati altri maranza con bottiglie, bastoni e coltelli ma nel frattempo era arrivata la polizia: è un miracolo che non ci siamo presi una coltellata, bastava un attimo».

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