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Automotive
26 Maggio 2025 - 12:50
L'auto? Meglio pensare (anche) ad altro: "grattacieli, arredi, cucine, oggetti d'uso quotidiano". Lo dice Silvio Angori, ceo di Pininfarina, che in questi giorni festeggia i suoi primi 95 anni di vita. E annuncia, chiaramente, che "L'obiettivo è arrivare al 50-50 tra automotive e non-automotive entro tre anni".
Quindi anche la realtà del design nata a Torino e divenuta gruppo internazionale - la maggioranza è degli indiani di Mahindra - si prepara ad abbandonare l'auto? Per Pininfarina il settore automotive rappresenta ancora il 70-75% del fatturato, ma "il nostro obiettivo non è il lusso in senso stretto, ma l'esclusività - spiega Angori in una intervista pubblicata oggi -. Anche nei prodotti industriali, vogliamo che si percepisca la raffinatezza del nostro tratto. Nell'auto, collaboriamo con i marchi più prestigiosi su progetti estremamente curati. Ma il vero lusso è un'attitudine, uno stile di vita. Il nostro obiettivo è proporre un lifestyle Pininfarina".
Non si nega comunque che il settore automotive è in crisi: a poca distanza da Pininfarina, sempre in provincia di Torino, c'è l'Italdesign fondata da Giorgetto Giugiaro che ora il gruppo Audi-Volkswagen ha messo in vendita, possibilmente a un produttore no-automotive. "Le norme dovrebbero indicare gli obiettivi, non imporre le tecnologie - indica Angori -. Per esempio: puntare sulla riduzione delle emissioni è giusto, ma lasciare libertà su come raggiungerla favorirebbe l'innovazione. Le auto elettriche oggi faticano a decollare: significa che i limiti tecnologici non sono stati ancora superati. Imponendo un'unica strada rischiamo di bloccare soluzioni alternative, magari più efficaci o più immediate. Pensiamo ai carburanti sintetici: permetterebbero di continuare a usare anche motori iconici come un V8, ma con emissioni prossime allo zero. Il futuro richiede visione, ma anche apertura".
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