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LE DICHIARAZIONI
28 Maggio 2025 - 17:38
Il futuro della sanità passa per Torino: al via alla quarta edizione dell'Open Meeting Grandi Ospedali, l'appuntamento fondamentale per il panorama sanitario italiano che, quest'anno, ha scelto come location il capoluogo piemontese (Iveco Village, di Settimo Torinese).
Nell'incontro tra i principali attori del settore, si è parlato di innovazione e miglioramento dell'assistenza sanitaria italiana e non solo. «Per arrivare a dei risultati concreti bisogna spingere sulla rivoluzione tecnologica e digitale negli ospedali», ha ribadito il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Una sfida importante quella delle nuove tecnologie in campo sanitario, affiancata dalla «necessità di costruire una connessione tra la rete ospedaliera e il territorio», come ricorda il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolineando la priorità sanitaria nel programma regionale.
«Siamo la Regione che ha investito di più nel settore», ha rivelato l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: si parla di 4,5 miliardi di euro sull’edilizia sanitaria, per la realizzazione di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità. «La Regione Piemonte si sta impegnando su diversi piani, dall'ampliamento delle visite extra orario (che porteranno al recupero di oltre 50mila prestazioni entro fine giugno), fino allo stanziamento nel bilancio che passa da 25 a 37 milioni. In merito al personale sanitario, l'assessore ha dichiarato che nel 2024 ha incrementato la percentuale di spesa del 4,5% (media nazionale 3,2%).
Ora si resta in attesa del nuovo piano sociosanitario: «Il nuovo Cup integrato all’intelligenza artificiale dal 2026 entrerà a pieno regime con una nuova e innovativa divisione delle prese in carico delle cronicità».
Uno dei punti cruciali per la sanità piemontese è il nuovo piano socio-sanitario in via di definizione: «Siamo al giro di boa delle audizioni con Anci e Comuni. Entro fine luglio voglio portare il piano al Consiglio - ha rivelato l'assessore - Al momento non c'è ancora una bozza ma ci stiamo lavorando, con un dialogo privilegiato con la Città Metropolitana, a cui sottoporremo il piano una volta steso».
Sulla questione, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, si è detto pronto a partecipare attivamente alla "rivoluzione" sanitaria ricordando i molteplici progetti presenti al tavolo dal Parco della Salute all'ex Moi: «Spero di trovare nel piano offerta clinica, formative e industria biomedicale. Sul Moi, il primo cittadino rivela che una parte sarà dedicata a un nuovo centro sportivo, mentre le altre arcate ospiteranno uno "spazio biomedico".
Un tema bollente è il bilancio in rosso della Città della Salute: un buco che, nel 2024, è arrivato a 55 milioni. «C’è qualche problema, è innegabile - commenta il commissario Thomas Schael - Cerchiamo advisors che siano esperti nel settore, puntando a chiudere il contratto in dieci giorni. Rivedremo con loro il bilancio, che sarà firmato, questo è certo».
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