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La verità dietro il cono torinese

Gelato “artigianale” a Torino: tra realtà e finzione, il fenomeno crafty che inganna il palato

Dietro l’etichetta “nostra produzione” si nascondono spesso basi industriali e trucchi di marketing. Come riconoscere un vero gelato fatto a mano nella nostra città?

Gelato “artigianale” a Torino: tra realtà e finzione, il fenomeno crafty che inganna il palato

A Torino, città nota per la sua tradizione gastronomica e la passione per il buon cibo, la parola “artigianale” nel mondo del gelato sta perdendo un po’ del suo significato originale. Da qualche anno, infatti, si è diffuso un fenomeno che gli esperti chiamano “crafty”: gelaterie che vestono i panni dell’artigianalità, ma che in realtà usano basi industriali standardizzate, ricette pronte e qualche trucco di marketing per sembrare più autentiche di quanto non siano.

Crafty: cosa significa davvero?

Il termine arriva dal mondo della birra artigianale, dove “crafty” identifica quei prodotti che si presentano come artigianali, ma dietro nascondono processi industriali o compromessi dovuti a fusioni aziendali. Nel gelato la situazione è simile: spesso dietro insegne che gridano “artigianale” si nascondono vaschette di gusti realizzati con miscele preconfezionate, facili da montare e replicare, ma lontane dalla genuinità del prodotto fatto a mano, con materie prime fresche e ricette sviluppate sul posto.

Il look del gelato “artigianale” a Torino

Se avete fatto un giro tra le gelaterie torinesi, avrete notato il cambio di stile: via i colori fluo, addio alle montagne di gelato che sembrano scolpite per durare giorni. La tendenza è verso un’estetica più sobria, con carapine e gusti dal colore naturale.

La vera differenza sta negli ingredienti e nel modo in cui viene prodotto il gelato. Le basi “crafty” sono miscele pre-dosate di latte in polvere, zuccheri e addensanti, a cui basta aggiungere liquidi per avere il gelato pronto da mantecare. Il risultato? Un prodotto uniforme, stabile e facilmente replicabile in più punti vendita. Gli artigiani veri, invece, lavorano ogni ingrediente singolarmente, bilanciando latte, zuccheri, panna, frutta fresca o cioccolato di qualità per creare gusti unici e sfumati.

Come riconoscere il gelato “crafty” a Torino

Se siete golosi e volete distinguere un gelato artigianale da uno “crafty”, provate ad assaggiare con attenzione: il gelato industriale tradisce aromi artificiali, sapori troppo dolci o troppo forti, mentre quello artigianale vi regalerà gusto autentico, consistenza cremosa e fragranze naturali. E se la gelateria espone marchi, premi o riconoscimenti ma propone gusti che sembrano usciti da una fabbrica di dessert confezionati, forse è il caso di essere un po’ più diffidenti.

Il futuro del gelato a Torino

A Torino, come nel resto d’Italia, la mancanza di una normativa chiara su cosa sia realmente un gelato artigianale lascia spazio a molte ambiguità. Per i consumatori torinesi appassionati e attenti alla qualità, è importante imparare a leggere tra le righe, chiedere informazioni e scegliere con consapevolezza. Solo così potremo aiutare i veri artigiani del gelato, quelli che lavorano duro in laboratorio per portare nelle nostre coppette un prodotto autentico, fatto con passione e rispetto della tradizione.

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