l'editoriale
Cerca
la polemica
04 Giugno 2025 - 11:49
Il governo restituisce (forse) i soldi per le strade ma dei fondi per i ponti non c'è traccia
Il governo fa dietrofront e "restituisce" alla Città metropolitana di Torino, e alle altre province italiane, i soldi per la manutenzione stradale. Forse.
Ieri mattina a Roma si è tenuto un incontro tra il ministro Matteo Salvini, il viceministro Edoardo Rixi, i tecnici del ministero e i rappresentanti di Upi e Anci. Al centro delle discussioni il taglio, annunciato due settimane fa, dei fondi destinati alla manutenzione stradale (riparazione delle buche, rifacimento della segnaletica, manutenzione dei guardrail) che sarebbero stati "dirottati" nel capitolo delle grandi opere in generale e in quello del Ponte di Messina in particolare. Solo per la Città metropolitana di Torino, in soldoni, significava che quest'anno dei 7,5 milioni di euro previsti ne sarebbero arrivati solo 2,1. Il prossimo anno appena 200mila euro in più, a fronte di altri 7,5 milioni di euro previsti. Nessun taglio nel 2027 e nel 2028 mentre nel 2029 il finanziamento ministeriale scenderebbe addirittura a zero euro. Pensando solo al breve periodo, il taglio per questo e il prossimo anno era di circa il 70%.
Ora, da quanto emerso da Roma, dopo le veementi proteste degli enti locali, il governo si prepara a ripristinare i finanziamenti (350 milioni di euro in totale) per il biennio 2025-2026 con un emendamento al decreto Infrastrutture all'esame della Camera. Una buona notizia ma Jacopo Suppo, vicesindaco metropolitano di Torino, aspetta a esultare: «A noi non risulta ancora nulla - mette le mani avanti - anzi, al momento dal ministero ci hanno inviato solo una comunicazione con la quale ci chiedono quali sono gli interventi in corso o già appaltati. In sostanza, dovrebbero arrivare i fondi per quelli mentre per gli altri, previsti ma non ancora appaltati, non sappiamo niente. E ovviamente parliamo solo di quest'anno, del prossimo non abbiamo proprio notizie».
Suppo "agita" il fantasma del decreto Ponti: «Mi pare di rivedere lo stesso film - spiega - tante parole, tanti annunci e pochi fatti». Il richiamo è ai 61 milioni di euro che il ministero aveva "promesso" per il nuovo Ponte Preti in Canavese e per altri interventi sui viadotti della provincia torinese (Carignano, Castiglione, Verolengo, Crescentino, Villafranca, Inverso di Pinasca), a patto che gli interventi fossero appaltati entro l'anno. Soldi di cui si sono perse le tracce, tanto che la scorsa settimana lo stesso Suppo ha inviato una missiva al ministro Salvini nella quale si evidenzia che «non abbiamo alcuna notizia del decreto ministeriale che era atteso entro l'11 aprile» e che «ogni ulteriore differimento del provvedimento comprometterà il rispetto del cronoprogramma, equivalendo di fatto a una revoca implicita del finanziamento per cause non imputabili a Città metropolitana di Torino e privando il territorio di risorse fondamentali per garantire la sicurezza delle infrastrutture stradali». Lettera che, al momento, non ha ancora ricevuto risposta.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..