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Violenza in corsia

Torino, aggressione al Triage del San Giovanni Bosco: sospeso per 15 minuti il servizio in Pronto Soccorso

Infermieri aggrediti al pronto soccorso: un episodio che evidenzia la crescente insicurezza negli ospedali italiani

Torino, aggressione al Triage del San Giovanni Bosco

Ospedale San Giovanni Bosco Torino

Un infermiere del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino è stato aggredito nella giornata di ieri da un parente di un paziente in attesa di valutazione. L’episodio è avvenuto all’interno dell’area Triage, dove l’operatore sanitario era in servizio. Secondo quanto riportato, l’aggressione è stata preceduta da proteste per presunti ritardi nell’assistenza. Il sanitario è stato strattonato con violenza e ha riportato un trauma cervicale con una prognosi di dieci giorni.

Durante l’episodio, anche altri presenti nella sala d’attesa hanno manifestato atteggiamenti ostili, insultando e minacciando il personale. La situazione ha reso necessaria la sospensione temporanea, per circa un quarto d’ora, delle attività di accettazione, con conseguente ritardo nella presa in carico di pazienti arrivati nel frattempo, anche tramite ambulanza.

Sono intervenute le forze dell’ordine per ristabilire l’ordine e garantire la ripresa del servizio. L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di criticità segnalate dal personale sanitario, in particolare legate alla sicurezza degli operatori nelle aree di accesso ai servizi d’emergenza.

Il rappresentante sindacale del Nursind, Simone Virzi, ha sottolineato che l’area Triage dell’ospedale, collocata a distanza dalla postazione della vigilanza, rappresenta un punto critico soprattutto durante le ore notturne. Secondo Virzi, gli operatori sono spesso esposti a situazioni di rischio senza un adeguato presidio di sicurezza.

L’ospedale San Giovanni Bosco, situato nel quartiere Barriera di Milano, è una delle principali strutture sanitarie della zona nord di Torino. Negli ultimi anni, ha registrato episodi ricorrenti legati alla sicurezza interna ed esterna, tra cui accattonaggio nei parcheggi e segnalazioni di microcriminalità.

Giuseppe Summa, segretario provinciale del sindacato Nursind, ha chiesto chiarimenti sull’utilizzo dei fondi destinati alla sicurezza nelle strutture sanitarie annunciati dall’assessorato alla Sanità regionale. Il sindacato ribadisce la richiesta di interventi strutturali e organizzativi per ridurre i rischi a cui è esposto quotidianamente il personale, soprattutto nei reparti ad alta affluenza come il Pronto Soccorso.

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