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riqualificazione urbana

Il pratone di Parella aspetta un Toret da un anno: intanto i cittadini innaffiano gli alberi con le taniche

“Ho la macchina piena di taniche d'acqua per innaffiare gli alberi, non è pensabile continuare così". Ma il progetto potrebbe slittare al 2026

Il pratone di Parella aspetta da un anno un Toret: intanto i cittadini innaffiano gli alberi con le taniche

Toret, immagine di repertorio

Al pratone di Parella, per innaffiare gli alberi che crescono nei suoi 11 mila metri quadrati, i cittadini che se ne prendono cura caricano l’auto di taniche riempite alle fontane vicine. Una soluzione che va avanti ormai da un anno, in attesa di un Toret.

A maggio 2024, le associazioni Salviamo i Prati, Circolo Legambiente Molecola, gruppo Scout Agesci TO11 e Alta Parella – Pellerina hanno firmato un patto di collaborazione con la Città per la cura dell’area verde tra corso Francia e corso Marche, chiedendo il posizionamento di un Toret. “Questo toretto era tra quelli che la Giunta aveva indicato come necessari – ha spiegato il presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re – .Due sono già stati inseriti, il posizionamento del terzo sarà affrontato con gli uffici dell'assessorato e Smat per gli aspetti tecnici, ma speriamo arrivi il prima possibile”.

Durante il sopralluogo delle commissioni prima e sesta della Circoscrizione 4, presiedute da Andrea Roncarolo e Lorenzo Ciravegna, i firmatari del patto hanno segnalato la principale criticità: l’assenza di acqua. “Ho la macchina piena di taniche d'acqua per innaffiare gli alberi e gli arbusti – ha spiegato una delle firmatarie – .Non è pensabile continuare così, abbiamo bisogno di un punto d'acqua nel prato, meglio se al centro ma ci accontentiamo di qualsiasi soluzione”.

L’intervento, però, potrebbe slittare al 2026, poiché per il 2025 le ricollocazioni delle fontane sono già state programmate e messe a bilancio. Nel frattempo il pratone continua a crescere seguendo il piano condiviso con l’Area Verde della Città. Come illustrato da Maria Cristina Larini, del comitato “Salviamo i Prati”, l’area è divisa in tre sezioni: una destinata agli alberi autoctoni per creare un bosco, una a crescita spontanea e una terza pensata per favorire gli insetti impollinatori. Sul lato nord è prevista anche un’area giochi “atipica”, perché sul luogo non è possibile costruire o cementificare. Al momento esiste una struttura in iuta e terra battuta, dove i bambini possono giocare. Sarà necessario ampliare l'offerta trovando altre soluzioni ludiche simili.

Il pratone è rimasto inedificabile grazie alla mobilitazione dei cittadini, che nel 2022 si opposero ai progetti di uno studentato o di un palazzetto. Dopo manifestazioni e una raccolta firme, il Comune votò la delibera per tutelare l’area. Il patto di collaborazione del 2024 è stato firmato direttamente con la Città, attraverso l’Ufficio Beni Comuni e il Servizio Verde.

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