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Il caso
12 Luglio 2025 - 11:40
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e la vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino
Oltre 2,6 milioni di euro per costruire nuovi percorsi di reinserimento sociale e lavorativo per le persone sottoposte a misure penali esterne o in uscita dal carcere. È quanto stanziato dal Ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, nell’ambito del progetto “Una Giustizia più Inclusiva”, volto a promuovere l’inclusione socio-lavorativa attraverso la riqualificazione delle aree trattamentali e l’attivazione di nuove reti territoriali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Ministero e la Regione Piemonte, con il coinvolgimento diretto del presidente Alberto Cirio, della vicepresidente Elena Chiorino e con la conduzione tecnica di Gabriella De Stradis, direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del Ministero. L’obiettivo è di creare un sistema integrato di interventi per accompagnare chi ha scontato una pena verso un ritorno reale e stabile alla vita civile, puntando su formazione, orientamento e sostegno abitativo.
Una parte dei fondi sarà destinata all’ampliamento e miglioramento degli spazi dedicati alle attività trattamentali e formative; un’altra sarà impiegata per garantire soluzioni di residenzialità assistita e temporanea a coloro che, privi di una casa, rischierebbero di restare esclusi dalle misure alternative o dalle sanzioni sostitutive. Il progetto rientra nel Piano Nazionale "Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027", per il quale il Ministero della Giustizia agisce come Organismo Intermedio.
A sottolineare il valore dell’intervento è stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha dichiarato:
«Questo stanziamento conferma la volontà del Governo Meloni di investire concretamente in un sistema penitenziario che non sia solo luogo di detenzione, ma anche di reale riscatto sociale. Lavoro, formazione e inclusione abitativa sono i pilastri per ridare dignità e opportunità a chi ha sbagliato, ha espiato la pena; ma vuole ricostruirsi un futuro onesto. Ringrazio il Ministro Nordio per aver creduto in questa azione e la Regione Piemonte per la collaborazione fattiva: insieme costruiamo un modello di reinserimento che può fare scuola».
Sulla stessa linea anche le parole della vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, che ha ribadito l’impegno del territorio: «La Regione Piemonte crede fermamente che la vera sicurezza passi anche dalla capacità di offrire opportunità di reinserimento sociale e lavorativo a chi ha pagato il proprio debito con la giustizia. Con questo progetto vogliamo dare strumenti concreti per ricominciare, puntando su formazione e orientamento. Ringrazio il ministro Nordio e il sottosegretario Delmastro per la sinergia istituzionale: solo facendo squadra possiamo dare risposte efficaci e restituire fiducia nel territorio».
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