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Il caso

"Non si dorme da mesi": autolavaggio distrutto, ed è solo l'ennesimo episodio

Un presidio costante e la riqualificazione dell'area quanto richiesto dai cittadini questa mattina, insieme ai vertici FI, da sabato parte la petizione

"Non si dorme da mesi": autolavaggio distrutto, ed è solo l'ennesimo episodio

Non è insolito trovare asce a terra, o coltelli da macellaio conficcati nelle aiuole, passeggiando lungo corso Unione Sovietica. A due passi da uno dei camper che da tempo tengono in ostaggio l'area riservata al parcheggio camperisti. Alla portata di tutti, anche bambini.

“Io non dormo da nove mesi”, racconta con amarezza Rocco, all'indomani di un ennesimo episodio di microcriminalità nei confronti della sua attività. Un autolavaggio che si trova proprio tra corso Agnelli e Caio Mario Park. “Quasi 4mila euro di danni, io non ho più la forza”, continua.

È da nove mesi infatti che alcune famiglie rom utilizzano l'area camper e tutto ciò che la circonda come meglio credono. Intasando i servizi igienici dell'area attrezzata che l'assessora con deleghe ai Trasporti aveva fatto chiudere qualche mese fa a seguito dei ripetuti atti di microcriminalità.

Una situazione invivibile, che nell’ultimo anno ha determinato il tendenziale spopolamento dell’area. Con turisti che decidono di non fermarsi più.

I danni all'autolavaggio

Questa mattina il sit-in con i cittadini - circa cinquanta quelli a partecipare - indetto da Roberto Rosso, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e vicesegretario regionale del partito, Marco Fontana, segretario cittadino di Forza Italia e il vicecapogruppo in Consiglio comunale Domenico Garcea.

“Vogliamo dare dignità a persone a cui chi governa non pensa. Perché non vengono qui a occuparsi di questi problemi, invece di alzare gli affitti? Perché non sgomberiamo qui, invece di occuparsi di Askatasuna?”, l’attacco chiaramente politico di Rosso al sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

Il coltello ritrovato nell'aiuola del parcheggio di Caio Mario

L’idea del senatore azzurro per riportare serenità ai residenti è quella di un presidio h24 nell’area. “Non possiamo accettare che Torino diventi una “zona rossa” sul piano della sicurezza. Vogliamo una città che protegga chi rispetta le regole, non chi le calpesta ogni giorno”, aggiunge Fontana.

Questo sabato, così, partirà la petizione cittadina: “Vogliamo che l’area venga riqualificata”, si leva la voce di una signora dalla folla.

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