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Smat invia oltre 60mila lettere: debiti dei condomìni oltre i 37 milioni di euro

Smat ha avviato una campagna di comunicazione diretta, inviando oltre 60mila lettere ai residenti di condomìni con morosità

Smat invia oltre 60mila lettere

Debiti dei condomìni oltre i 37 milioni di euro

Smat, il gestore del servizio idrico integrato di Torino e area metropolitana, ha avviato una campagna di comunicazione diretta, inviando oltre 60mila lettere ai residenti di condomìni con morosità significative. Ogni comunicazione segnala un debito accumulato superiore a 10mila euro da parte del condominio di riferimento, con l’intento di informare i cittadini della situazione debitoria, anche quando abbiano regolarmente versato le proprie quote al proprio amministratore.

Il messaggio, accompagnato da un QR code che consente di consultare la documentazione relativa, ha generato reazioni contrastanti. In alcuni casi, i destinatari hanno ipotizzato una possibile truffa, ma Smat ha confermato l’autenticità dell’iniziativa. L'obiettivo è prevenire che i condomini vengano a conoscenza del debito solo in fase avanzata, quando potrebbero verificarsi sospensioni del servizio o azioni legali.

Secondo Paolo Romano, presidente di Smat, la responsabilità finale ricade sugli amministratori di condominio: “Io pago come cittadino, ma se chi gestisce il condominio non paga le bollette, io ho il diritto di essere informato e di confrontarmi con il responsabile”.

Tuttavia, l’Associazione nazionale degli amministratori di condominio, presieduta da Francesco Burrelli, ha sollevato alcune criticità sul metodo utilizzato. In particolare, viene chiesta una maggiore personalizzazione nella gestione dei solleciti. Molte situazioni di morosità derivano infatti da problemi strutturali: in numerosi casi, oltre il 20% dei condomini non paga o è in ritardo con i versamenti, rendendo difficile la copertura delle spese ordinarie da parte dell’amministratore.

In altri casi si verificano contestazioni sulle fatture, giudicate esorbitanti o non coerenti con i consumi effettivi. Nel frattempo, però, Smat segnala il mancato pagamento, anche quando la questione è ancora in fase di accertamento o trattativa.

Il fenomeno ha una portata significativa: il totale delle somme non versate supera i 37 milioni di euro, di cui 23 milioni soltanto nel comune di Torino. Smat ha dichiarato che il sistema di comunicazione è ancora in fase di rodaggio, ma ritenuto necessario per garantire maggiore trasparenza. L’azienda non ha previsto al momento interruzioni di servizio automatiche, ma sottolinea la necessità di recuperare le somme dovute per mantenere la sostenibilità del servizio idrico.

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