l'editoriale
Cerca
Economia
22 Luglio 2025 - 11:40
Era il 2013 quando tre giovani imprenditori cuneesi – Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta – decisero di rivoluzionare il mondo dei pagamenti digitali. Così nacque Satispay, una startup italiana pensata per rendere più semplici e accessibili le transazioni, soprattutto per i piccoli commercianti. Dodici anni dopo, l’app è diventata uno dei rari “unicorni” italiani, con una valutazione che supera il miliardo di euro. Ma il 2025 ha portato una svolta che non tutti hanno accolto con entusiasmo.
Dal 7 aprile, infatti, Satispay ha introdotto una commissione fissa dell’1% su ogni pagamento effettuato nei negozi fisici, anche per importi sotto i 10 euro – soglia che fino a poco fa era esente da costi. Una scelta strategica, spiegano dall’azienda, pensata per finanziare nuovi servizi in arrivo, tra cui buoni pasto e opzioni di acquisto.
PICCOLI ESERCENTI IN FUGA, MA SATISPAY CONVINCE ANCORA
Tuttavia, il cambiamento ha acceso il dibattito, soprattutto tra gli esercenti con margini ridotti. A Torino, in particolare, diversi negozi hanno scelto di sospendere l’utilizzo dell’app, considerandola meno vantaggiosa per le piccole transazioni quotidiane. Dalle botteghe storiche di San Salvario ai banchetti del Balon, sono diverse le attività, soprattutto quelle a conduzione familiare, che hanno detto addio – almeno per ora – a Satispay. Il motivo? Con scontrini medi di pochi euro, anche una commissione minima può fare la differenza.
Alcuni commercianti hanno però segnalato episodi curiosi: i clienti continuavano a pagare con l’app anche dopo la sospensione del servizio, costringendo i titolari a rimuovere cartelli e adesivi per evitare equivoci. Intanto, in cerca di alternative, i commercianti iniziano a guardare ad altri circuiti digitali o, più spesso, tornano ad affidarsi ai più classici POS bancari, spesso più convenienti per certi volumi.
Eppure, i dati ufficiali raccontano un’altra storia. In Italia, infatti, solo lo 0,4% degli esercenti ha definitivamente lasciato la piattaforma. E mentre qualcuno si allontana, molti altri si uniscono: a maggio, Satispay ha registrato un +5% di adesioni tra i negozi e un +12% nel numero delle transazioni. A Torino, dove oltre 28.000 attività utilizzano il servizio, le defezioni si contano sulle dita – appena 160, alcune delle quali dovute a chiusure non legate all’app.
Per rafforzare la fidelizzazione, l’azienda ha anche lanciato un programma loyalty pensato proprio per premiare gli utenti più attivi.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..