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Il caso

Rimozioni forzate in piazza Vittorio: a San Giovanni anche i disabili restano senza posteggio

Tra il 23 e il 24 giugno, le chiusure necessarie ai preparativi di San Giovanni sono costate ben 67 rimozioni forzate in piazza Vittorio

Il carrista soccorre l'auto in panne ma aveva la patente falsa: denunciato

Il carrista soccorre l'auto in panne ma aveva la patente falsa: denunciato (foto d'archivio)

Accanto alle famose ricadute positive della festa di San Giovanni, che lo scorso 24 giugno ha reso per una serata Torino un palinsesto Mediaset, spuntano anche quelle negative.

A cavallo dei due giorni di festeggiamenti, infatti, sono state ben 67 le rimozioni effettuate dai carro attrezzi presenti per far rispettare le rigide (ancor di più) norme di sicurezza previste... ma i parcheggi per disabili?

È la domanda che ha posto il consigliere comunale Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) nell'ultimo Consiglio comunale di lunedì pomeriggio. A rispondere è l'assessore alla Polizia municipale Marco Porcedda. "C'erano 8 carro attrezzi il 23 giugno e 12 il 24 giugno. E ben 250 paline mobili (ovvero i segnali di divieto "leggeri", ndr). La segnaletica è stata posti giorni prima: tra il 19 e il 20", precisa.

Ci sarebbe, quindi, stato tutto il tempo per adeguarsi alle misure di sicurezza. Una risposta che però Iannò legge come "evasiva". "I segnali mobili vengono posizionati troppo in anticipo, poi c’è il vizio di prenderle e spostarle. L’evento va organizzato meglio. I veicoli dove ci sono parcheggi per disabili dovevano rimanere lì o bisogna individuare il numero contrassegno e avvisare il disabile", sostiene. Insomma, una gestione dei grandi eventi più attenta alle esigenze di chi in centro ci vive.

A queste polemiche, infatti, si erano aggiunte anche - pochi giorni prima di San Giovanni - quella dei residenti nelle aree limitrofe piazza Vittorio e piazza Castello, che lamentavano "segnali ballerini" (spostati, appunto, in base alle proprie esigenze) o poco visibili.

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