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L'INCONTRO
30 Luglio 2025 - 16:15
Torino. Una mattinata storica a Palazzo Civico: quattro bambini – Lorenzo, Rebecca, Elia e Cecilia – da oggi hanno ufficialmente due mamme anche per lo Stato. A registrare i nuovi atti di nascita è stato il sindaco Stefano Lo Russo, nella Sala Marmi del Comune, a pochi mesi dalla svolta impressa dalla Corte Costituzionale che ha riconosciuto il diritto alla doppia maternità ai minori nati da Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) all’estero da coppie di donne.
Fino a oggi, solo la madre biologica poteva essere iscritta come genitore nei registri anagrafici italiani, costringendo la madre “intenzionale” ad avviare iter lunghi e complessi di adozione. «È mia figlia a tutti gli effetti, è come se l’avessi partorita io», racconta con emozione Luana, ora riconosciuta anche dallo Stato come madre della piccola Cecilia, di 16 mesi. Lei e la compagna Maria Grazia sono state tra le prime a poter sospendere la procedura di adozione avviata nei mesi scorsi, grazie alla sentenza della Consulta: «Lavoriamo e viviamo in Italia, paghiamo le tasse in Italia: questo è il minimo».
Storie simili per le altre coppie: Serena e Francesca, mamme di Elia nato a Valencia, che hanno già vissuto i primi problemi pratici legati al mancato riconoscimento, dalle vaccinazioni alle pratiche scolastiche. Chiara e Alice, mamme di Rebecca, avevano affrontato anni fa la stessa battaglia per il figlio Gabriele durante la giunta Appendino, quando Torino fu pioniera su questi temi. Ora la differenza è sostanziale: «Non è più una discrezionalità del sindaco, ma un diritto garantito dalla legge; anche i funzionari dell’anagrafe potranno provvedere d’ufficio», ha spiegato Lo Russo.
«Resta l’amaro che sia dovuta intervenire la Corte, e che il Parlamento non abbia ancora legiferato — commenta Lo Russo — ma non posso che essere orgoglioso dei passi compiuti da Torino al fianco delle famiglie arcobaleno. Ora spero che questa sia la spinta necessaria per l’approvazione del matrimonio egualitario».
La referente delle famiglie arcobaleno in Piemonte, Sarah Cinardo, presente in Sala Marmi, ha affermato:«E' una giornata importante. Però questa è una piccola vittoria, un punto intermedio. Non possiamo dimenticare chi non è ancora riconosciuto e le coppie di padri. La strada è ancora lunga».
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