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Primati torinesi

Piazza Vittorio Veneto è la piazza più grande d'Europa, ma non per Torino

Tutti credono che Piazza Vittorio abbia un primato, ma forse ci siamo sbagliati

Piazza Vittorio Veneto è la piazza più grande d'Europa, ma non per Torino

Piazza Vittorio Veneto

Piazza Vittorio Veneto, situata all'estremità di via Po e affacciata sul fiume, è frequentemente indicata come la piazza più grande d’Europa. Tuttavia, tale affermazione va contestualizzata: pur trattandosi di una delle piazze più ampie e scenografiche del continente, non è né la più grande d’Europa né, in termini assoluti, la più estesa di Torino.

Con una superficie di 39.960 metri quadrati, pari a circa 360 metri di lunghezza e 111 di larghezza nel punto massimo, piazza Vittorio Veneto risulta superata a livello cittadino da piazza della Repubblica, che con i suoi 51.300 metri quadrati detiene il primato torinese in termini di estensione. Quest’ultima ospita il mercato di Porta Palazzo, considerato il più grande mercato all’aperto d’Europa, e presenta una pianta ottagonale funzionale alla gestione degli spazi commerciali.

Piazza Vittorio Veneto nel XIX secolo

Il primato effettivamente riconosciuto a piazza Vittorio riguarda la presenza dei portici: è infatti la piazza con porticati più estesi d’Europa, un elemento architettonico che contribuisce a definirne l'identità urbana e a favorirne l’utilizzo in ogni stagione.

La piazza fu progettata nel 1817 e completata nel 1825 dall’architetto Giuseppe Frizzi, con l'obiettivo di collegare il centro cittadino al ponte sul Po, realizzato in pietra nel 1810 e intitolato a Vittorio Emanuele I. Il disegno architettonico tiene conto del dislivello di oltre 7 metri tra via Po e il fiume, mascherato abilmente grazie alla regolarità dei palazzi e dei portici. Questo accorgimento urbanistico conferisce all’area un’armonia prospettica spesso utilizzata anche per eventi pubblici e adunate.

Raduno fascista in piazza Vittorio Veneto

Già prima della sua costruzione formale, l’area veniva utilizzata come piazza d’armi grazie alla sua conformazione aperta e lievemente inclinata, che favoriva l’effetto scenico durante le adunanze militari, incluse quelle avvenute in epoca fascista.

L’attuale nome, “piazza Vittorio Veneto”, fu attribuito dopo la Prima guerra mondiale per celebrare la battaglia del 1918, coerentemente con un più ampio processo di toponomastica celebrativa adottato in diverse città italiane. Il passaggio fu agevolato dal fatto che, già all’epoca, i torinesi utilizzavano comunemente l’abbreviazione “piazza Vittorio”.

Piazza Vittorio Veneto resta uno degli spazi urbani più riconoscibili di Torino per valore storico, impatto architettonico e ruolo nella vita pubblica. Sebbene non detenga il record di superficie, conserva una rilevanza urbana distintiva e un primato strutturale legato ai suoi portici, elementi che ne fanno una delle piazze più rappresentative d’Italia.

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