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chi l'ha visto?

Il mistero dell’agente Vitale Fascella, scomparso da due anni. Nel giallo adesso spunta un testamento

Chiesta la dichiarazione di assenza per il vigile di Torino sparito nel 2023. La sua auto ritrovata a Oropa

Il mistero dell’agente Vitale Fascella, scomparso da due anni. Nel giallo adesso spunta un testamento

Il mistero dell’agente Vitale Fascella, scomparso da due anni. Nel giallo adesso spunta un testamento

Sono trascorsi più di due anni da quando, il 30 maggio 2023, l’agente della polizia municipale di Torino Vitale Fascella, all’epoca 59enne, si chiuse la porta di casa alle spalle per non farvi mai più ritorno. Scomparso nel nulla, volatilizzato senza lasciare traccia se non la sua automobile, ritrovata alcuni giorni dopo, il 2 giugno, nei pressi del Santuario di Oropa, nel biellese. E adesso ne è stata chiesta la dichiarazione di assenza, passo che si può fare dopo che per due anni non si hanno notizie di qualcuno.

Questo non significa che i parenti di Vitale si siano rassegnati. Ancora pochi mesi fa, a ottobre, l’anziano papà di Vitale, 90 anni, si è rivolto alla trasmissione tv “Chi l’ha visto?” per rilanciare il suo appello: «Se ci sei, batti un colpo. Ti aspettiamo a braccia aperte, non mi fare morire col desiderio di rivederti un’ultima volta». Un mistero con sullo sfondo la figura di una donna, una compagna con la quale si era lasciato a inizio maggio, cui Vitale aveva intestato un testamento proprio il giorno prima di scomparire e con il quale lasciava tutto a lei, escludendo dall’eredità i parenti. «Vitale aveva scoperto di essere malato e non voleva curarsi» ha spiegato la donna ma se così fosse, l’uomo non ne aveva fatto parola con padre e fratello.

La Fiat Punto di Vitale Fascella venne ritrovata a Oropa, in quanto parcheggiata in una zona con rimozione forzata. Strano per un agente di polizia municipale mentre era normale che si trovasse in quella zona visto che il Santuario era una meta abituale per Fascella, solito recarsi dalla sua abitazione di San Raffaele Cimena fino a Oropa per riempire bottiglie di acqua del posto e fare lunghe passeggiate nei boschi della zona. A bordo, non c’era nessuna altra traccia: niente biglietti o oggetti particolari. Ma anche niente pistola di ordinanza, che non è mai stata ritrovata e che quindi, si suppone, poteva avere con sè.

Per giorni, decine di persone hanno battuto palmo a palmo la maggior parte dei sentieri, in particolar modo dalla camminata verso il lago delle Bose passando per la passeggiata dei Preti fino alla frazione di Sant’Eurosia e al Santuario di San Giovanni d’Andorno, senza tralasciare le acque del torrente Oropa. Senza fortuna. Dopo aver parcheggiato la propria automobile, Fascella pare essersi volatilizzato. E adesso la dichiarazione di assenza potrebbe aprire un nuovo capitolo nella vicenda, con “l’ingresso in scena” di quel testamento e l’inizio delle verifiche sul documento.

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