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il caso
06 Agosto 2025 - 09:50
È stato un anno particolarmente vivace per i cieli del Piemonte. Dall’inizio del 2025 al 5 agosto, le segnalazioni di oggetti volanti non identificati (UFO) sono cresciute in modo significativo, attirando l’attenzione dei principali centri ufologici italiani come il CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo) e il torinese CISU (Centro Italiano Studi Ufologici).
Luci misteriose, sfere luminose, sagome triangolari e bagliori inspiegabili sono stati avvistati in diverse zone della regione. I casi documentati – tra testimonianze, video e immagini – stanno diventando troppo numerosi e articolati per essere liquidati come semplici droni, satelliti o illusioni ottiche.
A far esplodere l’interesse è stato un video diffuso a gennaio dal CUFOM: una luce bianca intensa, ripresa nella notte del 18 gennaio sopra Torino (zona Cavoretto-Moncalieri), si muove in modo irregolare prima di scomparire e riapparire in un altro punto con un’accelerazione anomala. Il filmato ha superato le 300.000 visualizzazioni su YouTube, e gli esperti escludono che si tratti di velivoli noti o fenomeni atmosferici comuni.
Ma non è solo Torino a essere al centro del fenomeno. Segnalazioni provengono anche dall’Astigiano, Biellese, Val di Susa, Casale Monferrato e Canavese. In particolare, un episodio del 14 marzo a Ivrea, nel quartiere Bellavista, ha colpito per l’autorevolezza dei testimoni: un ex pilota di ultraleggeri e un fisico in pensione hanno descritto una sfera luminosa sospesa per oltre 20 secondi, prima di scomparire silenziosamente verso le montagne. Il caso, ritenuto “inspiegabile”, è stato archiviato dal CISU dopo aver escluso ogni ipotesi convenzionale.
Il CISU, fondato nel 1985 a Torino e diretto da Edoardo Russo, adotta un approccio scientifico: ogni caso viene confrontato con rotte aeree, fenomeni astronomici e database internazionali. “Nel 90% dei casi troviamo una spiegazione”, ha dichiarato Russo, “ma è quel 10% che ci spinge a continuare”. Tra gennaio e luglio 2025 sono arrivate 28 segnalazioni attendibili, 6 delle quali senza spiegazione plausibile: un numero superiore alla media dell’ultimo decennio.
Tra i casi più discussi spiccano:
Chiaverano (fine aprile): tre luci in formazione triangolare filmate con un drone sopra la Serra Morenica.
Pont Canavese (21 giugno): tre ragazzi hanno ripreso una figura scura che si muoveva a zig-zag nel cielo al tramonto.
Anche l’Aeronautica Militare, secondo fonti informali, avrebbe ricevuto segnalazioni da aree sensibili del Piemonte, come quelle tra Vercelli e Novara. Tuttavia, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale: il Reparto Generale Sicurezza dell’AMI si limita a catalogare i fenomeni anomali, senza interpretazioni pubbliche.
Nel frattempo, i social network pullulano di contenuti a tema UFO: su TikTok e Telegram sono nate numerose community, con centinaia di utenti che condividono video, immagini, esperienze e persino presunti segnali radio. Tra le più attive c’è “UFO in Piemonte 2025”, che conta oltre 12.000 iscritti e aggiorna quotidianamente la mappa regionale degli avvistamenti.
Forse, la speranza è che ci sia ancora qualcosa da scoprire.
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