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Sanità

Accordo "anti-corruzione" in Regione per blindare l'edilizia sanitaria

Accordo sulla legalità in edilizia sanitaria in Piemonte: nuove misure contro le infiltrazioni criminali e riforme per una migliore copertura sanitaria.

Piemonte, ecco i nuovi direttori delle aziende sanitarie regionali

FEDERICO RIBOLDI

Approvato questa mattina l'accordo "anti-corruzione" relativo all'edilizia sanitaria regionale. Una delle tante tappe del tour de force che da questa mattina in Giunta regionale ha visto impegnato l'assessore alla Sanità Federico Riboldi, anche nell'insediamento del comitato regionale dei Medici di Medicina Generale, che darà il via libera alle nuove Aree Funzionali Territoriali, entro le quali i medici di base dovranno garantire copertura 7 su 7, dalle 8 alle 20 (dando il "la", in altre parole, alla famosa riforma dei medici di base) e nell'integrazione di 5 milioni di fondi regionali ai pediatri a libera scelta.

Con lo schema di accordo tra la Regione Piemonte e le prefetture piemontesi previsto questa mattina si intende rafforzare, così, il presidio di legalità nei cantieri legati all’edilizia sanitaria pubblica, "prevenendo tentativi di infiltrazione mafiosa e criminale nei lavori di realizzazione e riqualificazione delle strutture sanitarie finanziate con fondi pubblici", dichiara Riboldi.

Anche perché il piatto è ghiotto: il grande piano regionale oggi prevede ben 11 ospedali, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità. Un quadro impegnativo, che è costato un bilancio gravoso alla Sanità piemontese, ma più volte difeso sia da Riboldi che dal presidente della Regione Alberto Cirio e alla sua "sanità come una fabbrica", che deve e dovrà produrre di più (vedi le visite serali e nei week-end previste dalle asl per abbattere i tempi delle liste di attesa).

Con questo accordo, il Piemonte si allinea a quanto già avviato in altre Regioni italiane, rispondendo all’esigenza – più volte sollevata anche da ANAC e dalla Direzione Nazionale Antimafia – di alzare il livello di attenzione nei settori più esposti al rischio di infiltrazione, come l’edilizia pubblica e la sanità.

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