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Il salto del tornello, poi il travaso del vino: triste trash sui mezzi

Dallo scavalco dei tornelli ai litigi tra ubriachi sui mezzi Gtt. Si sperimenta il “Safe tram” di sera, ma di giorno?

C’è salto del tornello, poi il travaso del vino: triste trash sui mezzi

Una coppia molesta che consuma alcool sull'autobus

Girovagano per un po’ nei pressi dei tornelli della metropolitana, fermata Porta Susa della Linea 1. Cercano di capire come aggirarli, poi il colpo di genio: una delle due forma una staffa con le mani alla seconda ragazza che salta oltre. Poi innesca il sensore che procura l’accesso - ovviamente senza biglietto - anche all’altra, che così riesce ad accedere dall’uscita. Sono straniere, forse due turiste molto giovani, visibilmente disorientate, ma questo di certo non giustifica il gesto.

Alcolisti sui bus

Qualche giorno dopo sulla linea 18 diretta a piazza Sofia, in piena mattina, le 10 circa, un uomo anziano seduto sul bus apre un brick di Tavernello e inizia a travasarlo in alcune bottiglie, mentre a tratti lo sorseggia. Accanto a lui una stampella e una grossa busta con all’interno altro vino.

Stessa ora, linea 8, all’altezza della fermata Fiochetto Gtt, questa volta in direzione centro, corso Bolzano. Alle spalle di piazza della Repubblica, una coppia già evidentemente alticcia sale alla fermata. L’uomo ha in mano una bottiglia di birra grande, di vetro. La donna, invece, si siede di fronte a lui, con una lattina di birra in mano. Sono evidentemente all’inizio di un diverbio. Anche loro sorseggiano alcol di quando in quando, mentre non smettono di discutere.

La gente intorno cerca di tenersi distante, ma si scambia sguardi complici. Quasi di allerta. Anche perché poco lontano da loro si trova l’area riservata ai passeggini con alcune mamme e neonati di qualche mese da tenere al sicuro. L’autista, interpellato da una signora, fa spallucce. Da solo che potrebbe fare?

Riparo per disperati

Mentre nelle prime ore del mattino e le ultime della sera non è raro che nelle retrovie dei bus qualche clochard o “disperato” ne approfitti per dormire al caldo (o al fresco, a seconda della stagione).

Le aggressioni

Sono scene che suscitano rabbia e desolazione, oltre che di insicurezza quotidiana, quelle a cui chi viaggia per la città si trova ad assistere.

In cui, anche in pieno giorno, due controllori possono essere insultati e presi a pugni in testa solo perché osano chiedere a due ragazzi il biglietto all’uscita della fermata metropolitana. Com’è accaduto appena una settimana fa a Pozzo Strada. Qualche mese fa, invece, a gennaio, era stato un autista della linea 2 - direzione corso Maroncelli - ad essere aggredito da un giovane romeno, in quel momento ubriaco. L’unica colpa del conducente era stata quella di avere provato a difendere una donna di origini marocchine, che viaggiava a bordo del mezzo pubblico e vittima prima di insulti razzisti e poi di minacce di morte dall’uomo ubriaco.

Quali regole

Al momento, d’altro canto, non esiste una precisa regolamentazione relativa al consumo di bevande sui mezzi pubblici della città. Né esistono norme specifiche del Gruppo Torinese Trasporti che vietino espressamente di portare bibite in contenitori di vetro sui mezzi pubblici. Tuttavia, il regolamento di polizia urbana cittadino vieta la vendita e il consumo di bevande in contenitori di vetro o metallo in aree pubbliche nelle ore notturne (23:00–7:00), con in alcune zone il divieto anticipato alle 21:00. In occasione di eventi o manifestazioni pubbliche, invece, il Comune può emanare ordinanze ad hoc che proibiscano la vendita, il trasporto o il consumo di bevande in vetro (o lattine) nelle aree interessate.

Il “Safe tram”

Nella direzione di tutelare nelle ore serali i cittadini e al contempo effettuare i controlli biglietto anche dopo il calar del sole, Gtt ha tuttavia fatto partire una sperimentazione che rafforzerebbe - con tanto di personale di sicurezza, tipo guardia giurata - i controlli negli orari serali (dalle 18 a mezzanotte) sulla linea 4. Che attraversa praticamente tutta la città: da Mirafiori a Falchera. L’intento è quello di «valutare la replicabilità del modello e la sua estensione anche ad altre linee della città», dichiara Gtt. Così, se i risultati dovessero essere buoni, dal prossimo anno la security potrebbe essere presente anche sulle altre linee negli orari serali. Bene, ma resta la domanda: chi tutela i viaggiatori di giorno?

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