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Il ritorno delle librerie indipendenti: aperture, trasferimenti e misure di sostegno

A Torino, la storica Libreria Internazionale Luxemburg ha riaperto una nuova sede alla Galleria Subalpina il 20 gennaio 2025

Il ritorno delle librerie indipendenti

A Torino, la storica Libreria Internazionale Luxemburg ha riaperto una nuova sede alla Galleria Subalpina il 20 gennaio 2025, dopo oltre cinquanta anni nella storica sede di via Cesare Battisti

Negli ultimi mesi si registra in Italia un interesse crescente verso le librerie indipendenti, sia attraverso nuove aperture sia mediante rilevanti operazioni di ristrutturazione e trasferimento. A Torino, la storica Libreria Internazionale Luxemburg ha riaperto una nuova sede alla Galleria Subalpina il 20 gennaio 2025, dopo oltre cinquanta anni nella storica sede di via Cesare Battisti. Il trasferimento, realizzato con un progetto architettonico firmato dallo studio BRH+, rappresenta un rinnovamento funzionale e simbolico del legame tra tradizione ed esperienza contemporanea.

Parallelamente, la Regione Piemonte ha promosso l’evento Libraria, tenutosi al Circolo dei Lettori di Torino: un’iniziativa che ha coinvolto 32 case editrici e 20 librerie indipendenti, generando circa 500 incontri. L'obiettivo è stato rafforzare la filiera editoriale regionale e favorire il dialogo tra produzione e distribuzione culturale.

Sul piano nazionale, il Decreto Cultura 2025 introduce misure finanziarie mirate al sostegno delle librerie indipendenti e della filiera del libro. A questi soggetti venne dedicato un fondo iniziale di 4 milioni di euro per il 2024, destinato all’apertura di nuove librerie da parte di giovani imprenditori under‑35, con priorità per le aree interne, svantaggiate o prive di servizi culturali. Per il 2025 è prevista inoltre una dotazione complessiva di quasi 25 milioni di euro, e ulteriori 5 milioni per il 2026, finalizzati a sostenere l'intera filiera editoriale, incluse le librerie esistenti, speciali o storiche.

Queste misure sono accolte con favore dal settore: secondo Confesercenti e altre organizzazioni di categoria, gli stanziamenti rappresentano “segnali di un cambio di rotta” nella politica culturale del Paese.

Contesti locali come quello piemontese suggeriscono un fermento concreto: Torino continua ad ospitare librerie indipendenti attive, e la nuova sede della Luxemburg conferma come l’innovazione in spazi storici possa integrarsi con una funzione culturale rilevante.

In sintesi, la fase attuale si caratterizza per una combinazione di azioni concrete — nuove aperture e riqualificazioni di spazi librari — e di politiche pubbliche di incentivazione, con impatti potenzialmente positivi sia nelle grandi città sia nelle aree con minori servizi culturali.

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