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Safari in giardino

La farfalla dell'inganno: scopri i segreti dell'Occhio di pavone

Nei parchi di Torino e nelle campagne piemontesi vive la farfalla Occhio di pavone. Una specie affascinante dalle straordinarie strategie di sopravvivenza

La farfalla dell'inganno: scopri i segreti dell'Occhio di pavone

Immaginate di passeggiare nei giardini di Torino o tra i sentieri delle colline piemontesi e di notare una farfalla apparentemente modesta, dalle ali chiuse color bruno sbiadito. Niente di particolare, direste. Ma quando questo piccolo lepidottero decide di spiegare le ali, ecco che si trasforma in una delle creature più spettacolari che la natura piemontese abbia da offrire.

È la Vanessa io, scientificamente nota come Aglais io, ma che tutti conoscono con il nome evocativo di farfalla "Occhio di pavone". Un nome che non è affatto casuale: quando apre completamente le ali, rivela un tripudio di colori che toglie il fiato. Il rosso vivo domina la scena, ma sono i grandi ocelli blu e neri a catturare l'attenzione, creando un effetto visivo che ricorda davvero le magnifiche penne della coda del pavone.

DOVE INCONTRARLA NEL NOSTRO TERRITORIO
La bellezza dell'Occhio di pavone sta anche nella sua capacità di adattamento. Non è una farfalla schiva che si nasconde in habitat remoti: è presente ovunque ci siano fiori ricchi di nettare, dalla campagna alla città, dalle pianure alle colline. Durante i mesi estivi è facile avvistarla posata su margherite selvatiche, trifogli in fiore o nelle aiuole dei giardini urbani.

Ma questa farfalla ha gusti eclettici: non disdegna la frutta troppo matura che trova sui terreni o la linfa che fuoriesce dagli alberi. Una golosa opportunista che sa sfruttare ogni risorsa disponibile.

Una delle caratteristiche più sorprendenti della Vanessa io è la sua resistenza al freddo, una qualità rara tra i lepidotteri. Gli adulti riescono a superare l'inverno rifugiandosi in fessure, soffitte, legnaie o altri ripari protetti, per poi tornare a danzare nell'aria già ai primi tepori primaverili. Questo significa che potreste incontrarla molto presto nella stagione, quando la maggior parte delle altre farfalle sta ancora "dormendo".

I SEGRETI DI UNA STRATEGIA VINCENTE
Quegli ocelli che rendono così affascinante l'Occhio di pavone non sono un semplice vezzo estetico della natura. Rappresentano un'arma di difesa raffinata ed efficace: quando la farfalla si sente minacciata, apre di colpo le ali mostrando quelli che sembrano due enormi occhi di un predatore molto più grande. Uccelli e piccoli mammiferi, colti di sorpresa da questa improvvisa trasformazione, spesso desistono dall'attacco.

Le larve, invece, si sviluppano principalmente sulle ortiche, quelle piante che tutti evitano per le loro proprietà urticanti ma che rappresentano un ecosistema fondamentale per molte farfalle della famiglia Ninfalidi. 

Nonostante sia considerata una specie stanziale, gli individui possono spostarsi per decine di chilometri alla ricerca delle migliori fonti di nettare, dimostrando una capacità di orientamento sorprendente per creature così piccole.

In autunno, quando si prepara al letargo invernale, può capitare che l'Occhio di pavone cerchi rifugio nelle nostre cantine o garage. Un incontro che porta un po' di natura selvatica dentro le mura domestiche, ricordandoci che la bellezza del mondo naturale è più vicina di quanto pensiamo.

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