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La crisi dell'automotive
28 Agosto 2025 - 08:20
Mirafiori: auto nuova, cassa (integrazione) vecchia. Nello storico stabilimento Fiat di Torino oggi ci sarà l’incontro per il rinnovo del contratto di solidarietà già in essere per 2.300 lavoratori, al netto dei 610 coinvolti dal licenziamento collettivo, con il meccanismo delle dimissioni incentivate, che terminerà solo a fine ottobre. Mentre l’Italia sta per toccare un nuovo record negativo della produzione di auto e in particolare Stellantis.
Il gruppo guidato da John Elkann, infatti, dovrebbe chiudere il 2025 con meno di 300mila veicoli prodotti. Mentre, rimanendo in tema di numeri, dalla fusione di Fca con Psa, che ha dato vita a Stellantis, siamo passati da circa 66mila dipendenti a circa 40mila in tutta Italia. Un dato che è facile trovare nei numeri ufficiali di Stellantis, nelle sue relazioni finanziarie.
Pensionamenti senza ricambio generazionale, esuberi, dimissioni volontarie con incentivi anche oltre i 100mila euro: così negli ultimi anni, sotto il ceo Tavares, Stellantis ha ridotto la forza lavoro e la produzione, scontando la conversione all’elettrico. Tutti temi sul tavolo, ora, del nuovo ceo Antonio Filosa. Ma dove si comincia dai contratti di solidarietà a Termoli, da 6mila esuberi tra 2024 e 2025 secondo Michele De Palma, segretario generale Fiom, che è tornato a chiedere la convocazione a Palazzo Chigi di John Elkann. «In questi anni sono aumentati i contratti di solidarietà e la cassa integrazione negli stabilimenti Stellantis in Italia, nonostante tra il 2024 e il 2025 siano stati dichiarati oltre 6.000 esuberi - ha detto De Palma -. Mentre a Termoli non è partita la gigafactory, la produzione dei motori continua a calare, e la nuova produzione di cambi arriverà non prima del 2026. Serve un piano di investimenti per la produzione e l’occupazione specifico per l’automotive. La transizione dell’Unione Europea è fallimentare sia sul piano per l’automotive, sia sul piano per l’acciaio».
Mirafiori sta già lavorando sulla Fiat 500 Ibrida, per la quale si prevedono 100mila unità prodotte una volta a regime. Ma sarà ancora questo il piano industriale che Filosa ha annunciato arriverà a breve?
I dati dell'Acea - l'associazione dei costruttori europei - sulle immatricolazioni in Europa, riferiti a luglio, dicono che Stellantis ha perso l'1,1% rispetto allo stesso mese del 2024 (a fronte di un generale +7,4% del mercato su base annua). In Ue, Efta e Regno Unito il gruppo ha venduto 151.391 auto. La quota di mercato è scesa dal 14,9% al 13,9%. Nei primi sette mesi dell'anno, il calo delle immatricolazioni è stato dell'8,1% e la quota di mercato è calata al 15,1% dal 16,4%.
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