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Il caso
11 Settembre 2025 - 11:57
Se il microfono "di ultima generazione" che silenzia gli interlocutori allo scadere del loro intervento, dopo essere approdato nella Camera dei Deputati qualche giorno fa, fosse arrivato anche in Circoscrizione 8, di tutta questa bufera non si saprebbe nulla.
E invece il Consiglio di Circoscrizione 8 lunedì scorso si è chiuso con uno spiacevole colpo di scena e la richiesta di dimissioni da parte del segretario metropolitano del Pd Marcello Mazzù.
“Starà facendo un p****o”. La frase che Dario Pera, vicepresidente della Circoscrizione 8 e coordinatore al Commercio, avrebbe pronunciato a microfoni accesi nell'ultimo Consiglio del Centro civico, indirizzata alla consigliera e collega di partito Noemi Petracin (entrambi del Pd), che non avrebbe risposto con immediatezza all'appello finale.
“Il commento del collega di Partito Dario Pera, in sottofondo, è stato, come si sente in registrazione, chiaro e inequivocabile. - denuncia Petracin sui social -. Ecco l'ennesimo esempio di come alcuni si sentano legittimati ad utilizzare la sessualità per fare ironia sulle donne. È disgustoso sentire ancora battute di questo tipo nel 2025 ed è inaccettabile che questo avvenga in un contesto pubblico e istituzionale, di fronte ad una collega nella sua veste di amministratrice”.
Il Consiglio si era svolto da remoto. "L'aula consiliare ancora in riqualificazione e lunedì avevamo solo due delibere", spiega il presidente della 8 Massimiliano Miano raccontando l'accaduto. Poi in fase di chiusura e approvazione del verbale si fa l'appello. "Arriviamo alla lettera P: Pera, poi la Petracin, che non risponde al primo appello, bensì al secondo. Nel frattempo si sente questo insulto. "Un pensiero a voce alta riferito. La cosa è casuale, mi riferivo a un fatto che stava avvenendo in casa"", avrebbe riferito Pera a Miano. Un insulto, comunque grave, ma non rivolto alla collega Petracin, avrebbe assicurato Pera.
Anche perché non ci sarebbe stato alcun dissidio tra i due, stando al presidente Miano.
All'indomani del fatto arriva la “ferma e netta condanna” del PD. “Le parole e i comportamenti offensivi di natura sessista rivolti a una collega della Circoscrizione e di Partito non colpiscono solo la persona direttamente interessata, ma rappresentano un’offesa a tutte le donne e alla nostra comunità democratica nel suo insieme. Non possiamo permettere che atteggiamenti di questo genere trovino spazio nelle istituzioni, nei luoghi di rappresentanza politica e nella vita pubblica. Per queste ragioni ho inviato una lettera all’interessato per chiederne le dimissioni dalle cariche istituzionali ora ricoperte” dichiara il segretario del Partito Democratico metropolitano, Marcello Mazzù.
“Vicinanza personale per Petracin, vittima di un’azione intollerabile”, anche da parte del primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo. “Mi riconosco nella posizione di Mazzù”, aggiunge.
Immediata solidarietà anche da parte di Miano: “Nei confronti di tutte le donne che purtroppo sono spesso soggette a questi fenomeni”. Non prende però una decisione netta: “Lo stabiliremo nei prossimi giorni con la segreteria”, conclude.
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