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il caso

Santa Rita, l'ultima messa dei tre frati che lasciano Torino (e i fedeli protestano)

Padre Giuseppe Calvano, padre Alessandro Parrella e padre Danilo Palumbo dicono addio alla parrocchia Maria Madre della Chiesa

L'ultima messa nella chiesa di via Baltimora

L'ultima messa nella chiesa di via Baltimora

L’ultima messa è stata domenica. Padre Giuseppe Calvano l’ha celebrata di fronte a una chiesa gremita di fedeli che, adesso, devono salutarlo. E con lui se ne vanno anche padre Alessandro Parrella e padre Danilo Palumbo. Addio ai tre frati della parrocchia Maria Madre della Chiesa, in via Baltimora. Tre figure che in sette anni erano diventati punti di riferimento per Santa Rita e per la comunità della parrocchia, rinata grazie a tante attività con i frati che avevano riportato a messa fedeli di ogni età creando un forte senso di appartenenza.

Tuttavia, già a maggio erano circolate le prime voci di un trasferimento. Poi, il 6 giugno, il tema era stato affrontato con i parrocchiani, che avevano ricevuto dal vicario pastorale la notizia dell’addio dei frati. Addio divenuto ufficiale: padre Giuseppe Calvano andrà nel Lazio, a Viterbo, padre Danilo Palumbo è destinato a Genova e, infine, padre Alessandro Parrella lascerà addirittura l’Italia per raggiungere l’isola di Cipro.

Ma perché questo trasferimento? «L’arrivo dei tre padri a Santa Rita ha coinciso con un tempo di rinascita per la parrocchia. Da luogo percepito come distante o “di passaggio”, la chiesa è diventata cuore vivo del quartiere, accogliente, inclusiva, profondamente cristiana», così i fedeli, dispiaciuti dell’addio dei frati. Ma qualcosa è successo. In particolare, tra i tanti motivi si è parlato di una scuola non autorizzata nel contesto formativo interno alla parrocchia. Un’attività in seno alla chiesa di via Baltimora nata per dare una risposta a situazioni di marginalità educativa, nel tentativo di “recuperare” i ragazzi riportandoli verso percorsi di cittadinanza e responsabilità. A qualcuno, questa iniziativa (bollata come “scuola abusiva”) non è piaciuta. Lamentele arrivate alle orecchie della Diocesi. Da lì, forse, il trasferimento dei tre frati. Decisione osteggiata dai fedeli che hanno scritto a Repole, chiedendo la sospensione temporanea del trasferimento «oppure che uno dei tre padri possa rimanere come riferimento della comunità». Nulla di fatto, padre Giuseppe andrà a Viterbo, padre Danilo a Genova e padre Alessandro a Cipro. Del caso si era occupato anche Riccardo Prisco, coordinatore in Circoscrizione 2, che aveva ricevuto le lamentele dei fedeli. «Spero - afferma Prisco - che la comunità possa ugualmente lavorare bene col nuovo parroco».

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