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Alta tensione a Torino
03 Ottobre 2025 - 13:42
Jeff Bezos
"Viviamo in un periodo che è tante età d'oro messe insieme: l'età d'oro dell'Ia, della robotica, dell'aerospazio". Tra qualche decina di anni? "Ci saranno milioni di persone a vivere sulla luna". "Non mi ritirerò mai, lavorare è così divertente".
Mentre a due passi fuori dalle Officine grandi ricambi, reduce dall'invasione del corteo che contestava il blocco della Global Sumud Flotilla, il corteo continuava a fare il suo corso, nell'hub dell'innovazione acchittato per l'Italian tech week i suoi due ospiti d'onore facevano il loro accesso: la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen e poi il fondatore di Amazon e Blue Origin Jeff Bezos, insieme all'imprenditore a capo di Exor John Elkann.
«Viviamo in un periodo che è tante età d’oro messe insieme: l’età d’oro dell’IA, della robotica, dell’aerospazio». Tra qualche decina di anni? «Ci saranno milioni di persone a vivere sulla Luna». «Non mi ritirerò mai, lavorare è così divertente».
Mentre a due passi fuori dalle Officine Grandi Ricambi il corteo contro il blocco della Global Sumud Flotilla proseguiva, nell’hub dell’innovazione allestito per l’Italian Tech Week facevano il loro accesso i due ospiti d’onore: la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il fondatore di Amazon e Blue Origin Jeff Bezos, insieme all’imprenditore a capo di Exor John Elkann.
Le «età dell’oro»
«Non c’è stato mai un momento migliore per cambiare il mondo», ha aperto così Bezos il dialogo con John Elkann all’Italian Tech Week, parlando di imprenditorialità, tecnologia e visione a lungo termine.
Tra una domanda e l’altra Bezos si è concesso ad alcuni aneddoti: «Mia madre mi ha avuto a 17 anni e spendevo tanto tempo con mio nonno. Era un uomo pieno di risorse. Ti faceva credere che tutto è possibile». E ancora: «Pensavo di essere molto intelligente a 10 anni. Ma mio nonno mi disse che è più difficile essere gentile che avere ragione».
Poi l’inizio del suo percorso, a 30 anni dopo una prima esperienza in azienda: «Anche dentro una grande compagnia si può essere imprenditoriali». Elkann ha sottolineato l’importanza della curiosità e del pensiero critico, un’eredità ricevuta dai nonni: «Ci spingevano sempre a fare scelte e a domandarci il senso delle cose, che è una cosa rara».
«È un periodo molto eccitante questo. Sembra quasi che tutto sia possibile. Tutte le idee sono finanziate, anche quelle non buone, ma non vuol dire che tutto diventerà reale, anche se sembra possibile». Il segreto dell’invenzione Amazon: «Domandarsi sempre».
Amazon e il «cliente-centrismo»
Sul tema del futuro, Bezos ha indicato la necessità di concentrarsi su ciò che non cambia: «I clienti non chiederanno mai consegne più lente o razzi meno affidabili. Bisogna innovare sui dettagli, ma restare fedeli ai bisogni profondi».
«Il cliente al centro»: la piattaforma e-commerce più diffusa del mondo ne ha fatto da sempre la sua bandiera. «Non puoi però solo chiedere: devi anche inventare al loro posto. E guardare i dati, altrimenti il tuo avversario ti fregherà».
I viaggi (quasi) sulla Luna
Bezos non si risparmia sul finale parlando della sua «missione Luna». Non ha mai nascosto l’ambizione: portare milioni di persone a vivere e lavorare nello spazio. Blue Origin, fondata nel 2000, è il veicolo per realizzare questa visione. Dopo i voli suborbitali con New Shepard e lo sviluppo del razzo orbitale New Glenn, oggi il focus è tutto sulla Luna.
Blue Origin è alla guida del National Team, il consorzio selezionato dalla NASA per realizzare il nuovo sistema di atterraggio lunare per le missioni Artemis. L’obiettivo: riportare astronauti sulla superficie entro il 2029 e dare inizio a una presenza stabile sul nostro satellite. «Un dono dell’universo: potremmo andarci quando vogliamo», ha detto Bezos, ribadendo che non ha alcuna intenzione di ritirarsi. «Lavorare è troppo divertente».
La visione a lungo termine è chiara: spostare l’industria pesante fuori dalla Terra, preservando il pianeta e aprendo una nuova era di prosperità umana nello spazio. E per Bezos, questo è solo l’inizio.
Le "età dell'oro"
“Non c’è stato mai un momento migliore per cambiare il mondo”, ha aperto così Bezos il dialogo con John Elkann all’Italian Tech Week, parlando di imprenditorialità, tecnologia e visione a lungo termine.
Tra una domanda e l'altra Bezos si è concesso anche a qualche aneddoto: "Mia madre mi ha avuto a 17 anni e spendevo tanto tempo con mio nonno. Era un uomo pieno di risorse. Ti faceva credere che tutto è possibile", ha raccontato. “Pensavo di essere molto intelligente a 10 anni. Ma mio nonno mi disse che è più difficile essere gentile che avere ragione”, ha aggiunto.
Poi l'inizio del suo percorso, iniziato a 30 anni dopo una prima esperienza in azienda. “Anche dentro una grande compagnia si può essere imprenditoriali”, ha detto. Elkann ha invece sottolineato l’importanza della curiosità e del pensiero critico, un’eredità ricevuta dai nonni: “Ci spingevano sempre a fare scelte e a domandarci il senso delle cose, che è una cosa rara”.
"E' un periodo molto eccitante questo. Sembra quasi che tutto sia possibile - continua il patron di Amazon - Tutte le idee sono finanziate, anche quelle non buone, ma non vuol dire che tutto diventerà reale, anche se sembra possibile". Il segreto dell'invenzione Amazon: "Domandarsi sempre"
Amazon e il "cliente-centrismo"
Sul tema del futuro, Bezos ha indicato la necessità di concentrarsi su ciò che non cambia: “I clienti non chiederanno mai consegne più lente o razzi meno affidabili. Bisogna innovare sui dettagli, ma restare fedeli ai bisogni profondi”.
La piattaforma dell'ecommerce più diffusa del mondo ne ha fatto da sempre la sua bandiera: "il cliente al centro", quasi come fosse un'ossessione. Per molti la chiave del suo successo. "Non puoi però solo chiedere - avverte - devi anche inventare al loro posto. E guardare i dati, altrimenti il tuo avversario ti fregherà".
I viaggi (quasi sulla Luna)
Bezos non si risparmia, poi sul finale, parlando della sua "missione Luna". Jeff Bezos non ha mai nascosto la sua ambizione: portare milioni di persone a vivere e lavorare nello spazio. E Blue Origin, la compagnia aerospaziale da lui fondata nel 2000, è il veicolo con cui intende trasformare questa visione in realtà. Dopo i voli suborbitali con New Shepard - uno insiemea a Katy Perry - e lo sviluppo del razzo orbitale New Glenn, oggi il focus è tutto sulla Luna.
Blue Origin è infatti alla guida del “National Team”, il consorzio selezionato dalla NASA per realizzare il nuovo sistema di atterraggio lunare per le missioni Artemis. L’obiettivo è chiaro: riportare astronauti sulla superficie lunare entro il 2029 e dare inizio a una presenza stabile sul nostro satellite. "Un dono dell’universo: potremmo andarci quando vogliamo”, ha detto Bezos, ribadendo che non ha alcuna intenzione di ritirarsi (e suscitando un po' ilarità, un po' sconcerto tra il pubblico). “Lavorare è troppo divertente”.
La visione a lungo termine è chiara: spostare l’industria pesante fuori dalla Terra, preservando il pianeta e aprendo una nuova era di prosperità umana nello spazio. E per Bezos, questo è solo l’inizio.
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