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Economia & Giovani

Torino, nasce la scuola di startup tra AI e grandi nomi del tech

Talent Garden lancia AI Startup School nei giorni dell’Italian Tech Week, ma Elkann li "sfratta"

Torino, nasce la scuola di startup tra AI e grandi nomi del tech

L’80% degli studenti universitari italiani guarda alle startup come futuro professionale, dice la Commissione europea. L’Istat aggiunge: il 70% vuole competenze imprenditoriali e tecnologiche. Ma i numeri raccontano un’altra storia: in dieci anni l’Italia ha perso oltre 153mila imprese giovanili, scese da 640mila a 486mila. E solo il 12,6% delle startup innovative è guidato da donne, secondo Unioncamere.

In questo scenario, Forbes racconta l’arrivo a Torino di AI Startup School, progetto di Talent Garden nato per colmare il divario. Un’iniziativa gratuita che offre strumenti concreti a studenti e giovani imprenditori: lezioni pratiche, testimonianze dirette dei maggiori founder italiani e accesso a investitori e mentor. Tra i nomi coinvolti Luca Ferrari (Bending Spoons), Silvia Wang (Serenis), Alberto Dalmasso (Satispay), Paolo De Nadai (WeRoad) e Vittoria Zanetti (Poke House). Con il supporto di TikTok Shop e dell’Italian Founders Fund, il programma si propone di formare una nuova generazione di imprenditori italiani.

Il messaggio è chiaro, come spiega Davide Dattoli, executive chairman di Talent Garden: “In Italia servono modelli diversi da quelli americani. Vogliamo creare leader capaci di generare impatto reale”.

Ma il contesto torinese aggiunge una nota ironica. L'annuncio arriva nei giorni dell’Italian Tech Week che ha come padrone di casa John Elkann, ma proprio la "sua" Fondazione Agnelli ha avviato una riconversione degli spazi in via Giacosa, “sfrattando” di fatto Talent Garden e costringendolo a cercare una nuova sede e a rivedere alcuni piani. 

Un corto circuito tutto italiano: si celebrano le startup, l’AI e il futuro dell’imprenditoria… ma intanto la scuola che dovrebbe farle nascere deve trovare un tetto sotto cui stare.

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