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Sanità

Dodici traslochi per l’ Asl di Torino: ecco gli edifici del “piano di rientro”

L'operazione che consente di risparmiare circa 10 milioni allo scotto di qualche variazione di indirizzo, Picco: "così solleviamo il bilancio e garantiamo servizi migliori"

L'astanteria martini durante la parentesi dell'occupazione

Qualche cambio di indirizzo e probabilmente un po’ di comprensibile spaesamento. La visita ortopedica o geriatrica da marzo del prossimo anno, anziché farla al poliambulatorio di via Del Ridotto andrà fatta 800 metri più in là, in via Cigna 74. Ma «ai servizi sarà garantita continuità», assicura l’Asl. Nella sostanza, se non l’indirizzo, non cambierà niente. Anzi, è tutto a fin di bene.

Taglio ai “rami secchi”

Sono dodici in totale, di cui: quattro centri di salute mentale, un poliambulatorio (che però figura come due: tra la sede Uffici e quella degli ambulatori veri e propri), una guardia medica, un Serd, un centro pediatrico, un centro diurno, un ambulatorio psichiatrico. E sono parte del grande “piano di rientro” che la Regione Piemonte ha previsto per ottimizzare le risorse a propria disposizione, risparmiando ben 10 milioni. «Come un buon padre di famiglia farebbe, tagliamo le spese improduttive». Lo aveva spiegato l’assessore alla Sanità in Regione Federico Riboldi stringendo la mano al direttore dell’Asl di Torino Carlo Picco, in una delle cerimonie di riapertura degli ambulatori all’ospedale Martini, qualche mese fa, e lo ribadisce ora: «Spendere in canoni e investire in strutture in locazione non è efficiente».

Proprio a Picco, infatti, era poi stata affidata la “task force” incaricata di procedere all’efficientamento dei conti della sanità piemontese. Conti decisamente importanti: che costituiscono circa l’80% del bilancio regionale complessivo e che nel 2025, anche per continuare ad «aggredire» i lunghi tempi d’attesa per le visite mediche, è salito a quasi 13 miliardi di euro.

Dove e quando

In questo solco si inserisce il piano. Già partito a maggio scorso: con lo spostamento del centro di salute mentale di via Cardinal Massaia 11 e del poliambulatorio di via Toscana 108, nel nuovo poliambulatorio Marco Antonetto, pochi civici più in là, su corso Toscana 111, ma senza canoni di locazione. Con un risparmio che già solo per questo consente un taglio di circa 150mila euro.

A inizio ottobre, poi, la seconda tranche. Dal 30 settembre hanno traslocato anche il centro diurno di via Palma di Cesnola 42 e il Serd di corso Lombardia 187, riallocati rispettivamente presso lo Sresal di via Alassio e l’immobile di via Foligno 14.

Ultimo passo: marzo

Infine, l’ultimo step a marzo del prossimo anno. Il centro di vaccinazione di via Avigliana, che si sposta presso la casa di comunità di via Spalato; l’ambulatorio psichiatrico di via Paisiello (nella casa di comunità di via Borgo Ticino); poi la guardia medica di via Varallo e i centri per la salute mentale di corso Lecce, che “migreranno” nel poliambulatorio di via Le Chiuse 66.

Il poli su Immobiliare

Infine, tra gli immobili che faranno le valigie c’è il poliambulatorio di via Del Ridotto, che si sposta in via Cigna, sede dell’ex astanteria Martini, in disuso da quasi un ventennio. Oggi oggetto di lavori Pnrr in dirittura d’arrivo. Di sicuro il più “delicato” dell’intera manovra di ottimizzazione dei costi. Era finito su Immobiliare, portando alla denuncia di Avs. «Ci siamo mossi con il massimo delle cautele - assicura Picco - fornendo misure compensative», dice. «Con questo passo si risparmiano 200mila euro di canoni che sarebbero stati direttamente sostenuti dall’Asl, ma che poi ricadono sul bilancio regionale. E quindi su tutti. Inoltre così offriamo servizi migliori in strutture nuove», conclude il direttore Picco.

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