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Il primo autobus senza pilota, il via a Torino dove il futuro della mobilità è realtà

Da lunedì il progetto AuToMove entra nella fase operativa: tre chilometri di percorso ad anello, cinque fermate e otto posti disponibili. Viaggi gratuiti su prenotazione tramite app

Il primo autobus senza pilota, il via a Torino dove il futuro della mobilità è realtà

Niente autista, niente domande da fare al conducente: da lunedì a Torino il futuro della mobilità prende forma con AuToMove, la prima navetta a guida autonoma che inizierà a trasportare passeggeri attorno al Campus Einaudi. Dopo mesi di test tecnici, il progetto entra ufficialmente nella fase operativa, con un percorso ad anello di circa tre chilometri tra corso Tortona, corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena. Cinque le fermate previste e un massimo di otto passeggeri per corsa.

Il servizio sarà attivo nei giorni feriali dalle 11 alle 16.30. L’utilizzo è gratuito, ma occorre prenotare il proprio posto tramite l’app Wetaxi, selezionando il servizio “AuToMove”. La navetta, completamente elettrica e gestita da GTT, è fornita dall’azienda neozelandese Ohmio e rappresenta una delle prime sperimentazioni italiane di trasporto pubblico autonomo.

L’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta ha testato in anteprima il veicolo, assicurando che “tutto avviene in condizioni di massima sicurezza. Torino si conferma città laboratorio per modelli di mobilità innovativi e sostenibili. AuToMove è un passo avanti verso spostamenti più efficienti e a misura di cittadino”.

La navetta è dotata di sensori e sistemi di comunicazione in grado di ricevere in tempo reale informazioni su semafori, pedoni o ostacoli, adattando così la guida al contesto urbano. Pur essendo senza pilota, sarà sempre presente a bordo un operatore pronto a intervenire manualmente, grazie a una postazione che consente di passare rapidamente alla guida tradizionale in caso di necessità.

Il progetto, parte del programma “Living Lab ToMove” finanziato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale tramite PNRR, coinvolge Università di Torino, Politecnico, GTT, 5T, Fondazione LINKS, Fondazione Piemonte Innova e partner tecnologici come WeTechnology e Padam. L’obiettivo è duplice: sperimentare nuove soluzioni di mobilità autonoma e lasciare in eredità alla città infrastrutture digitali e sistemi intelligenti riutilizzabili, destinati a rendere Torino un polo di innovazione e ricerca sulla mobilità del futuro.

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