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il protocollo

Troppe aggressioni ai medici, più polizia negli ospedali di Torino

Per fermare i violenti ecco i rinforzi nei nostri presidi sanitari, soprattutto San Giovanni Bosco e Maria Vittoria

La polizia al San Giovanni Bosco

La polizia al San Giovanni Bosco

Più polizia in ospedale e videosorveglianza potenziata. Sono alcune novità del protocollo d’intesa firmato in prefettura alla presenza del prefetto Donato Cafagna, del direttore generale dell’Asl Carlo Picco e degli assessori regionali Federico Riboldi e Maurizio Marrone. Documento che prevede percorsi condivisi, modalità d’azione concordate ed efficaci per affrontare e prevenire la violenza negli ospedali. Si parte con Torino, ma le prossime tappe saranno l’estensione a Città Metropolitana e Regione. Gli ospedali dove il presidio di polizia verrà rafforzato con più passaggi e stazionamenti più duraturi sono due: Maria Vittoria e San Giovanni Bosco. Al Maria Vittoria, a luglio alcuni rom avevano aggredito cinque infermieri e un medico nel pronto soccorso. Al San Giovanni Bosco, nell’agosto 2024 Esmeralda Salkanovic, bimba rom di due anni, era stata investita e uccisa dall’auto di un’operatrice del presidio e si era scatenata una rivolta. Un mese dopo una dottoressa era stata accoltellata alla mano da un nordafricano.

«C’è richiesta di maggiore presenza delle forze dell’ordine e l’obiettivo è rispondere in maniera dinamica e coordinata, potenziando la presenza nei presidi e implementando i sistemi di sorveglianza», così il prefetto Cafagna. «Col protocollo definiamo le modalità di attivazione delle forze dell’ordine per garantire il loro intervento in caso di episodi di violenza che coinvolgano i sanitari», ha detto Carlo Picco. Verrà anche fatta formazione anti-violenza a medici, oss e infermieri. A farla, saranno polizia e carabinieri.

E poi c’è il potenziamento della videosorveglianza, con un sistema di collegamenti a chiamata più rapidi e le immagini che arriveranno prima alle centrali operative. «Questo protocollo è il secondo dopo quello di Asti redatto ad aprile. Stiamo riscontrando un’ondata di violenza, fisica e verbale, inaccettabile contro chi tutela la nostra salute», le parole di Riboldi. «La vera sicurezza in luoghi sempre aperti e accessibili come gli ospedali la si garantisce solo rafforzando la presenza delle forze dell’ordine», ha dichiarato Marrone. Al San Giovanni Bosco, infine, l’anno prossimo aprirà un parcheggio nel cortile interno, per tutelare i lavoratori, in gran parte donne, che fanno il turno di notte. «Il Comune ci ha dato l’ok, nei prossimi mesi realizzeremo il parcheggio», ha dichiarato Carlo Picco.

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