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Decoro & sicurezza

Torino, cassonetti per gli abiti usati tra furti e degrado

Il servizio nasce per favorire il riuso e la sostenibilità, ma negli ultimi mesi ha evidenziato criticità crescenti

Torino

Il cassonetto per la raccolta di abiti usati con i rifiuti abbandonati lì vicino

In diversi quartieri di Torino, in particolare nella Circoscrizione 6, sono stati segnalati problemi legati alla gestione dei cassonetti per la raccolta degli abiti usati. Il servizio, che conta circa 400 contenitori in città, nasce per favorire il riuso e la sostenibilità, ma negli ultimi mesi ha evidenziato criticità crescenti: abbandono di rifiuti, furti di vestiti e minori che si introducono nei contenitori per recuperarli.

La coordinatrice al Verde della Circoscrizione 6, Giulia Zaccaro, ha comunicato che a metà settembre è stata inviata una segnalazione ufficiale all’assessora comunale Chiara Foglietta e ad Amiat, l’azienda che gestisce la raccolta. «I problemi – ha spiegato Zaccaro – si verificano indipendentemente dalla posizione dei cassonetti. È necessario valutare un nuovo modello di gestione, con meno punti di raccolta e una collocazione in aree più controllate». Tra le ipotesi, anche quella di spostare alcuni contenitori all’interno di spazi pubblici o sedi istituzionali per ridurre il rischio di vandalismo e abbandono.

Sul tema è intervenuto anche Flavio Frizziero, direttore operativo di Amiat, che ha riconosciuto la portata nazionale del problema. «Il conferimento dei tessili in circuiti dedicati è un obbligo normativo, ma la gestione del decoro urbano resta complessa – ha spiegato –. Le criticità derivano soprattutto da comportamenti impropri. I nostri operatori intervengono per pulizie e ripristini, e siamo disponibili a valutare il riposizionamento dei contenitori nelle aree più problematiche».

Dal Comune arriva la conferma che la situazione è monitorata. L’assessora Chiara Foglietta ha ribadito che il servizio deve essere mantenuto, ma con maggiore attenzione alla collocazione dei punti di raccolta. «Il problema non riguarda solo questa Circoscrizione – ha affermato –. In molte zone, i contenitori funzionano correttamente. Rivedremo alcune postazioni, ma l’obiettivo resta quello di favorire il riuso e l’economia circolare».

L’assessora ha ricordato che Torino partecipa a due progetti europei sull’economia circolare e ha avviato un’iniziativa per il recupero delle divise dismesse della polizia locale, rigenerando oltre 800 capi. Ha inoltre sottolineato l’importanza di campagne di sensibilizzazione e di educazione civica, necessarie per ridurre gli abbandoni e migliorare la qualità della raccolta.

In attesa di soluzioni strutturali, Comune e Amiat valuteranno nelle prossime settimane una mappatura aggiornata dei cassonetti e un possibile piano di razionalizzazione degli spazi, con l’obiettivo di garantire il servizio e migliorare il decoro urbano.

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