Cerca

Social media

Torino attraverso gli occhi di Carlo Cracco: sapori, storia e fascino sabaudo

Dal gianduiotto al vermouth, dalla Sindone a una cena esclusiva, lo chef racconta una città che unisce tradizione, creatività e eleganza in ogni angolo

Torino attraverso gli occhi di Carlo Cracco: sapori, storia e fascino sabaudo

Come viene vista Torino, la nostra città, attraverso gli occhi di un grande chef?

Le impressioni dello chef Carlo Cracco su Torino sono recentemente circolate attraverso un video Instagram del creator Isidoro Sofia, che ha voluto condividere alcuni pensieri dello chef sulla città. Torino non è solo una città di palazzi eleganti, caffè storici e piazze sabaude: è un luogo che sa raccontare storie attraverso i sapori, i colori e le tradizioni. E quando a osservarla è uno chef come Cracco, la città assume una dimensione nuova: quella di un laboratorio di esperienze sensoriali, dove ogni angolo evoca gusto, creatività e memoria.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Isidoro Sofia (@isidaurum)

Per Cracco, Torino può essere descritta in tre parole: gianduiotto, vermouth e tanto altro. Tre elementi che sintetizzano dolcezza, raffinatezza e sorpresa, ma che sono anche simboli di una cultura gastronomica torinese che affonda le radici nella storia sabauda, nella convivialità dei caffè storici e nella cura del dettaglio.

Come racconta nel video, il legame dello chef con Torino non è solo professionale, ma anche personale. Cresciuto professionalmente vicino a quaranta minuti dalla città, a Piobesi d’Alba, Cracco ha sempre vissuto Torino come un punto di riferimento culturale e gastronomico. “Avrei anche voluto aprire un ristorante qui,” racconta, “Torino è sempre stata una città che ho apprezzato molto.” Il suo primissimo incontro con la città però, risale a quando era molto piccolo, in una visita alla Sindone. “Cinque ore di coda,” ricorda Cracco, “una visita che ti lascia senza parole e ti fa percepire la storia in modo tangibile.”

Torino, agli occhi dello chef, è profondamente sabauda: una città che coniuga eleganza regale, rigore architettonico e un fascino discreto ma irresistibile. Ma è anche un luogo dove la tradizione gastronomica incontra l’innovazione, come dimostrano le esperienze culinarie più contemporanee.

La visita più recente di Cracco a Torino è statavenerdì 24 ottobre: nell’ambito della quinta edizione del festival Buonissima, il celebre chef è arrivato in città per presentare il suo libro “Cracco in Galleria” alla Libreria Luxemburg in Galleria Subalpina. L’evento, accompagnato dalle fotografie surreali di Toilet Paper Magazine curate da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, ha raccontato la creatività del ristorante Cracco di Milano, intrecciando arte visiva e talento culinario.

La serata si è conclusa con una cena esclusiva nello spazio Dispensa: un Chef’s Table a quattro mani con Cracco e Matteo Baronetto, in un contesto raffinato e centrale. Un’esperienza che ha reso tangibile il dialogo tra arte e gastronomia, e che ha trasformato la cena in un racconto sensoriale della città, attraverso ingredienti, ricette e atmosfere torinesi.

Attraverso gli occhi di Carlo Cracco, Torino emerge così come una città complessa e affascinante: una città che unisce storia, cultura, gastronomia e creatività, capace di sorprendere chi la scopre e di far innamorare chi la conosce da sempre.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.