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Il caso

Più riscossioni Tari con lo sconto, ma Torino indebitata fino al 2050

Presentato ieri mattina il bilancio previsionale del triennio 2026-2028, si punta alla lotta agli evasori

Lo Russo e Nardelli

Il sindaco Stefano Lo Russo e l'assessore al Bilancio Gabriella Nardelli

Rimarremo indebitati almeno fino al 2050 per ripianare i debiti da grandi progetti in trasporti, edilizia scolastica, edilizia abitativa e riqualificazione urbana, finanziati in gran parte tramite mutui e prestiti, la riduzione dei trasferimenti statali e regionali, i tagli e rallentamenti nei contributi esterni, la necessità di coprire spese obbligatorie. Conseguenze di azioni che vanno indietro anche di più di 20 anni, ma che oggi determinano una spesa corrente che ancora per il 27% risulta legata a interessi e rimborsi di mutui e che limita fortemente la flessibilità finanziaria del Comune.

Ciononostante Torino continua il percorso di risanamento finanziario, puntando sul rafforzamento delle riscossioni mettendo comunque i cittadini fragili nelle condizioni di pagare un conto fiscale sopportabile.

Il bilancio previsionale per il triennio 2026-2028 presentato ieri mattia a Palazzo civico mostra pragmatismo e concretezza.

Nonostante la prevista riduzione delle contribuzioni del Patto per Torino (che calerà del 60% già nel prossimo anno, scendendo a poco meno di 40 milioni) e un contesto economico segnato dall’aumento dei costi energetici e delle forniture, l’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Lo Russo punta a garantire tutti i servizi ai cittadini e a mantenere le agevolazioni Isee per le famiglie in difficoltà.

Il documento, illustrato insieme all’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, prevede un aumento (anche se lieve, dello 0,35%) degli investimenti in servizi sociali ed edilizia abitativa pubblica, trasporto disabili (+1,05%), servizi educativi ed edilizia scolastica (+1,8%), cultura, sport, turismo e commercio (+0,15%). Particolare attenzione è riservata alla manutenzione ordinaria con incrementi del 34% e dell’83,73% per quel che riguarda gli interventi sul suolo (in quest’ultimo caso grazie allo stanziamento da 34 milioni da parte della Fondazione Crt).

Tra le priorità, l’amministrazione conferma il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale, che ha già permesso di recuperare 30,3 milioni di euro negli ultimi tre anni. Per il prossimo triennio, grazie a una gestione delle entrate tributarie ottimizzata, grazie a un finanziamento di 2,5 milioni dalla Compagnia di San Paolo, si punta a migliorare la riscossione del 45% (arrivando a circa 47 milioni complessivi). Tra le misure è poi stata annunciata la possibilità‑deterrente di sospendere le licenze ai grandi morosi con debiti superiori a 50mila euro. Mentre per tutelare i soggetti fragili estese le fasce Isee che danno diritto a uno sconto Tari:

  • 50% con un Isee inferiore a 10mila euro
  • 45% entro i 15mila
  • 30% entro i 22mila
  • 20% entro i 30mila

Il bilancio previsionale deve tuttavia confrontarsi con alcune criticità strutturali: un Fondo per i crediti di dubbia esigibilità di circa 311 milioni e un indebitamento che continua a incidere sulla spesa corrente. Lo Russo ha sottolineato l’importanza di proseguire la trasformazione della città, puntando su: sviluppo, coesione, sostenibilità e cura dei cittadini e degli spazi pubblici. «Grazie ai fondi del Pnrr, Torino è tra le poche città italiane ad aver avviato tutti i cantieri nei tempi previsti, segnando un cambiamento significativo nella gestione della macchina comunale».

L’assessora Nardelli ha invece evidenziato come il bilancio non preveda tagli ai servizi e continui a garantire sostegno a chi è in difficoltà economica.

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