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Il progetto

Parco Rignon slitta un po' più in là: ma ci saranno nuovi giochi

Il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi: "L'ex bocciofila Ferraris messa a bando entro una decina di giorni"

Nuovo look a Parco Rignon: riapertura a settembre

“Tutto sommato, ben venga il ritardo se consente di migliorare ulteriormente l’area”. Con queste parole l’assessore al Verde pubblico di Palazzo civico Francesco Tresso ha commentato, durante la commissione comunale di questa mattina, lo stato di avanzamento dei lavori al Parco Rignon, cuore verde da oltre 40mila metri quadrati nel quartiere di Santa Rita.

I lavori, partiti con un finanziamento complessivo di 2 milioni e 160 mila euro provenienti dal PNRR, riguardano anche il recupero della biblioteca civica Amoretti e del parco della Tesoriera. La variante in corso d’opera, del valore di circa 330mila euro, è stata coperta grazie al ribasso d’asta di 324mila euro: il soggetto finanziatore ha autorizzato l’utilizzo delle economie all’interno dello stesso cantiere.

L’intervento interessa complessivamente 4 ettari e mezzo di superficie verde, con una serie di lavori di riqualificazione già completati: rifacimento dei vialetti e degli stradini interni, nuove aree gioco sul lato di corso Orbassano, creazione di pozzi perdenti, messa a dimora di 29 nuovi alberi, nuovi arredi urbani e riqualificazione dell’area cani con punto acqua.

Sarà oggetto di variante l’area giochi lato via Filadelfia, con un incremento di 34mila euro e il rifacimento di parte della pavimentazione di fronte all’emeroteca della biblioteca. Questi “plus” fanno slittare i tempi del taglio del nastro del Rignon rimesso a nuovo al 31 dicembre (scadenza iniziale dell’appalto: 31 ottobre).

Tra le opere collegate è in corso il recupero dell’ex bocciofila “Luigi Ferraris”, che sarà presto rimessa a bando per l’assegnazione a fini sociali e ricreativi. “Entro una decina di giorni sarà pubblicato l’avviso” – ha annunciato il presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi –. I lavori del PNRR hanno riqualificato anche gli spazi esterni, rendendo la struttura più attrattiva per le attività di quartiere.

Tresso ha sottolineato la portata dell’intervento e rivendicato che il parco, seppur cantierizzato in diverse tranches, non è mai stato inaccessibile: “Siamo riusciti a intervenire in modo pervasivo su un’area di grande valore storico e sociale. I ritardi sono legati alla volontà di ottenere un risultato migliore, e dunque pienamente giustificati”.

La vita nuova del Rignon, così, nascerà nell’anno che verrà.

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