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Il caso
11 Novembre 2025 - 09:35
Un foglio A4, affisso tra le vie di Porta Palazzo e Borgo Dora, che nel fine settimana ospitano due dei mercati più floridi della città. Nero su bianco, sia in italiano che in arabo, una serie di accuse, il cui senso è: "Fate la guerra ai poveri".
A scriverlo sono i cosiddetti "abusivi", i venditori ambulanti senza licenza, quelli "costretti", dicono loro, a esporre la propria merce - a volte dalla dubbia provenienza - su teli o lenzuola, o perfino cappotti. "Da fine luglio spesso le forze dell'ordine giungono all'alba del sabato. Così decine di venditori non possono guadagnare quel poco denaro che permette loro di sopravvivere", denunciano nella nota.
E' da luglio, infatti, che i controlli lungo il ponte Carpanini, la "coda finale" del Balon, rigorosamente ricoperta di venditori abusivi, è oggetto di presidi prolungati da parte delle forze dell'ordine. Frutto delle richieste stringenti di controllo mosse soprattutto dalla Lega e da Fratelli d'Italia (tra i nomi in prima linea quelli dell'assessore regionale Maurizio Marrone e il consigliere regionale del Carroccio Fabrizio Ricca). Gli abusivi, infatti, ne hanno anche per loro: "Questi politici razzisti, ignoranti e mediocri, attaccano in pubblico i poveri e gli immigrati, chiedono più repressione e sperano così di ottenere voti", attaccano gli abusivi. Ricca, dalla sua, replica netto: "Un ottimo lavoro della polizia locale".
Me nel mirino ci sono anche i loro colleghi regolari: dal Sermig, all'associazione dei commercianti del Balon, accusati di razzismo: "Agiscono da anni per allontanare i poveri dal quartiere", recita la nota, denunciando l'appoggio in questa "cacciata" da parte di chi governa la città.


I volantini dei mercatali abusivi del Balon in italiano e il arabo, disseminati per il quartiere
La questione, nel prossimi giorni, tornerà in Sala Rossa. Protocollata ieri un'interpellanza da parte dell'esponente di Torino Libero Pensiero Pino Iannò, che chiede se: "L’Amministrazione intenda adottare nuove misure di contrasto, quali per esempio l’ampliamento della videosorveglianza nell’area mercatale, un piano di presidio fisso e costante nelle ore più critiche, campagne informative multilingue rivolte ai venditori stranieri per promuovere la regolarità e spiegare le sanzioni previste in caso di abusivismo, il potenziamento del servizio di raccolta rifiuti e di pulizia nelle aree più esposte".
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