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Il caso

Torino, il Centro di Salute Mentale di Mirafiori Sud trasferito d’urgenza: inagibile la struttura in via Negarville

Operatori spostati nel SERD di via Farinelli. Pompeo (Pd): “Mancato confronto con sindacati e lavoratori”

Torino, il Centro di Salute Mentale di Mirafiori Sud trasferito d’urgenza:  inagibile la struttura in via Negarville

Trasferimento forzato per il Centro di Salute Mentale di Mirafiori Sud, dopo che i locali di via Negarville sono stati dichiarati inagibili. Dodici operatori, insieme al servizio, sono stati collocati provvisoriamente all’interno del SERD di via Farinelli, una sede già sovraccarica e frequentata da utenze fragili.

La decisione ha sollevato dure critiche. A denunciarla è stata la consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata a Palazzo Lascaris. Secondo Pompeo, il trasferimento è avvenuto “senza alcun confronto con operatori, sindacati e istituzioni territoriali, generando una situazione insostenibile sotto il profilo organizzativo e assistenziale”.

L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha replicato che la sistemazione in via Farinelli è temporanea e che “sia stato disposto un riassetto logistico dei locali, con la separazione fisica degli spazi e accessi differenziati per garantire la privacy e la sicurezza degli utenti”. È inoltre prevista una nuova sede definitiva in via Nomis di Cossilla, dove il servizio sarà trasferito una volta completati i lavori di adeguamento.

Pompeo ha però ribattuto: “Mi sarei aspettata che venissero coinvolti, preventivamente, organizzazioni sindacali e lavoratori. Si è trattato di una grave mancanza e, soprattutto, non sono state proposte alternative ai dipendenti che si sono trovati a subire quanto già deciso”.

“Non possiamo accettare che coloro che sono in prima linea nel fornire servizi pubblici essenziali, rivolti alle fasce più fragili della popolazione, siano trattati come pedine da spostare senza visione né rispetto” ha concluso l’esponente del Pd.

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