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Il caso

L’allarme Tpl: mancano risorse e autisti: «Così non potremo garantire il servizio»

Eletto il nuovo segretario regionale del sindacato Vincenzo Filoramo

L’allarme Tpl: mancano risorse e autisti: «Così non potremo garantire il servizio»

lima teso ma costruttivo ieri mattina, dove si è svolto il congresso regionale della Faisa Cisal, federazione sindacale autoferrotranvieri. L’appuntamento — molto partecipato da lavoratori e rappresentanti istituzionali di ogni colore politico — ha segnato l’elezione di Vincenzo Filoramo come nuovo segretario regionale. Una platea trasversale, tra lavoratori, politici e sindacalisti di lungo corso. A coordinare i lavori, il segretario nazionale Mauro Mongelli insieme al segretario provinciale Cisal Michele Schifone.

Al centro del confronto, il futuro del trasporto pubblico locale piemontese, tra gare imminenti, risorse insufficienti e criticità ormai strutturali. Duro, ad esempio, il segretario regionale Uiltrasporti Antonio Mollica, che ha definito «indignitosa» la condizione del servizio per i cittadini, costretti ad assistere a continui rinvii dei progetti e a una carenza cronica di autisti, problema «non solo piemontese ma nazionale». Mongelli ha sottolineato il valore sociale del Tpl: «Ogni autobus pieno toglie 30 auto dalla strada, ogni corsa, 600. Il vero nodo è il finanziamento: senza un Fondo nazionale stabile si rischiano nuove tariffe, tagli alle corse o peggio», ammonisce. Sul tema sicurezza, Mongelli, denuncia un «imbarbarimento crescente» e reclamato la necessità di maggiori tutele ai lavoratori.

Ma tra i temi affrontati anche il contestato ricorso da parte di Gtt, a personale interinale esterno per tamponare le scoperture nella controlleria. Ovvero il rafforzamento del numero di controllori provenienti da ditte esterne (circa 40 a Torino).

Mentre sul fronte politico, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi ha provato a rassicurare la platea sul rischio tagli al trasporto su gomma paventato da Amp per il prossimo anno: le difficoltà sulle gare «sembrano in via di superamento», e il 24 novembre — data del prossimo confronto in Regione — verranno forniti i dettagli. Un messaggio accolto con cauto ottimismo dal sindacato.

Resta però l’ombra lunga della Metro 1 e dell’allarme legato al futuro del prolungamento verso Cascine Vica, mentre per Gtt si apre una fase cruciale in vista delle gare: il Comune, ha ricordato Schifone, «ha fatto la sua parte, deliberando la volontà di andare in house, al netto di possibili frammentazioni o privatizzazioni», ha detto. Mentre il neoeletto Filoramo rivendica: «Nostro dovere mantenerci parte attiva nella tutela occupazionale e nel monitoraggio dell’efficienza dei servizi».

Tra i presenti, gli esponenti della Regione (Maurizio Marrone, assessore al Welfare, i consiglieri Silvio Magliano, Moderati, e Monica Canalis, Pd) e del Comune, Giuseppe Catizone (Lega) e Antonio Ledda (Pd), presidente della commissione Trasporti.

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