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TURISMO

Quasi 5 milioni di turisti sotto la Mole: ecco il segreto di Torino

Dalle Olimpiadi alle Atp: in quasi 20 anni una crescita continua

Turisti in coda alla Mole: Torino è tra le città preferite da italiani ed europei per il primo dei ponti di primavera

Turisti in coda alla Mole

Torino è diventata tra le mete più gettonate del nuovo turismo. All’ombra della Mole, la storicità sabauda incontra l’arte e i grandi eventi, ingredienti di una ricetta sempre più golosa che piace e non stanca mai. Che sia una vacanza breve, un weekend o un tour tra i luoghi d’interesse straniero.

Insomma, Torino non è più una città in cui ci si trova “per caso” vagando tra Milano e le Cinque Terre, ma una destinazione cercata, che attrae e accoglie. Lo confermano i dati: nel 2024 si registrano quasi 6 milioni di pernottamenti nell’area metropolitana torinese (5.751.667), 4,5 a Torino Centro, oltre 16 milioni in tutto il Piemonte (16.897.914).
La storia di una crescita esponenziale che ha un inizio ben preciso: il 2006.

«Le Olimpiadi invernali hanno rappresentato un vero trampolino di lancio - commenta Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia - In quasi 20 anni gli arrivi turistici in Piemonte sono aumentati del 90%, a Torino oltre il 100% (107,67%)».
Un trionfo che ha consolidato la città sabauda dopo una lunga trasformazione che affonda le se radici già dagli anni ’80. Un viaggio le cui tappe sono state ripercorse dalle guide turistiche GIA in occasione del loro 50esimo anniversario. «La riqualificazione del Lingotto, l’apertura del Castello di Rivoli, la Sindone e poi il Sano del Libro e Luci d’artista - raccontano - Eventi che hanno preparato il terreno per le Olimpiadi e il loro successo».

Nota di merito, durante l’evento ospitato nella sede di Ascom, anche per il Piano Regolatore del 1995: «Dai parcheggi sotterranei alla vita urbana nelle piazze. Così è iniziato l’immaginario turistico torinese», spiega la presidente guide GIA Ascom, Barbara Sapino.
«Questi anni - commenta il sindaco Stefano Lo Russo - ci hanno resi consapevoli che Torino è un palcoscenico ideale per i grandi eventi e che siamo capaci di accoglierli e gestirli al meglio».
«Il nostro territorio - sottolinea Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di commercio di Torino - genera il 45% del flusso turistico regionale, dimostrando la nostra competitività su scala nazionale e internazionale. Un comparto che contribuisce oltre al 10% del Pil regionale».

Paolo Bongiovanni, assessore regionale al Turismo, commenta: «È un momento positivo, i numeri sono in crescita costante. Non dobbiamo però sederci sugli allori, ma ristrutturare il sistema per riuscire a promuoverci sempre meglio e diversificare le offerte e i mercati».
E guardando ai “cugini” di Barcellona, l’ex sindaco torinese Valentino Castellani ricorda che «il turismo è un fenomeno che va gestito, e non va trascurato il resto».

Reduce dal successo Atp, qual è il segreto di Torino?
«I turisti arrivano e trovano una città sincera - dice Maria Luisa Coppa - in cui visitatore e cittadino convivono e condividono gli stessi spazi». Un alchimia vincente, per un turismo che strizza l’occhio ai “forestieri” ma non dimentica chi vive la città quotidianamente. «I piemontesi, sono curiosi e interessati a ciò che accade nel territorio», conclude Barbara Sapino.

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