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Il caso

Arrivano i "parcheggi rosa": via alla sperimentazione nel 2026

Torino avvia nel 2026 la sperimentazione dei "parcheggi rosa": stalli vicino ai servizi pubblici senza permessi né sanzioni, affidati al senso civico dopo la mozione del 2022.

Torino: arrivano i parcheggi rosa? Si, ma è solo sperimentazione

Il cartello parcheggi rosa e una donna incinta

Una sperimentazione affidata al buon senso, annunciata nel 2025, per garantire i cosiddetti "parcheggi rosa", stalli dedicati alle donne incinte e ai genitori con bambini fino ai due anni finalizzati ad agevolare mamme - o future tali - e papà alle prese con passeggini, seggiolini auto, biberon e copertine. Ma oggi che quasi l'anno volge al termine, a che punto siamo?

A chiederlo il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao in Consiglio comunale, con un'interpellanza rivolta all'assessora alla Viabilità Chiara Foglietta questo pomeriggio.

"Nei primi mesi del 2026 si partirà con la vera e propria attivazione", ha annunciato Foglietta. Quest'anno sarebbe servito ad accertare fattibilità e sicurezza dell'iniziativa, che per il momento non ha una normativa nazionale di riferimento. E' per questo stesso motivo che gli stalli rosa torinesi, almeno nella fase iniziale, saranno solo sperimentali: non prevedranno né permessi né sanzioni per chi li occupa impropriamente.

Ma quanti e dove saranno? "Per la prima fase saranno distribuiti tra le Circoscrizioni 4 e 7, con 50 stalli per Centro civico", spiega Foglietta. A valle della sperimentazione, poi, l'eventuale stesura di un regolamento cittadino ad hoc.

Una mozione del 2022 ancora sospesa

Il tema non è nuovo. Nel settembre 2022 il Consiglio Comunale aveva approvato una mozione che impegnava la Giunta a valutare l’introduzione degli stalli rosa. Tuttavia, già nell’aprile 2024, rispondendo a un’interpellanza dello stesso Firrao, l’assessora aveva evidenziato la necessità di attendere l’intervento del Governo per non creare un vuoto regolamentare.

E' per questo che la notizia viene accolta con un certo rammarico da parte dell'interpellante: "Ne eravamo stati i precursori. Siamo nel 2025, dobbiamo addirittura aspettare il 2026. Ci siamo fatti superare da Milano e dispiace un po'. Spero che il prossimo anno sia decisivo", conclude.

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