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LA STORIA

Alexia, 23 anni: «Vittima di abusi in famiglia da piccola, oggi mi riscatto tra social e moda»

La ragazza racconta il suo passato: «Non ho mai denunciato quello che è successo. Ancora oggi insultata sul web»

Alexia, 23 anni, torinese

Alexia, 23 anni, torinese

I social e la moda, un riscatto dopo un’infanzia tormentata. Anche se gli insulti piovono sempre, sul web. «Ne ricevo parecchi, sia sotto i miei post che nei messaggi privati, ma sono nulla in confronto al passato». E il passato per Alexia Zappalà, 23 anni, è stato molto difficile. «Sono stata adottata a nove anni, i miei veri genitori li ho visti inizialmente solo nelle foto. E poi, quando sono cresciuta - racconta - li ho ritrovati sui social». Un passato fatto anche di abusi, che la giovanissima torinese racconta di avere subìto quando abitava con la famiglia che l’ha adottata.

«Denunciare? No, non l’ho mai voluto fare, non so se sarei stata creduta», spiega. Ma in occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, Alexia ha deciso di riaprire un capitolo della sua vita che finora aveva lasciato nel cassetto. «Quando sono avvenuti gli abusi - ricorda - è stato chiamato lo psicologo. Ma non è stato preso alcun provvedimento».

Oggi Alexia vive sola, in un bell’appartamento di zona Vanchiglietta. Pareti colorate di rosa, in contrasto con il nero degli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Per prendere a pugni quegli anni Alexia ha cercato il riscatto nella moda, vincendo anche i pregiudizi sul suo corpo, primeggiando recentemente nel concorso di “Miss Bellezza Sanremo Curvy” 2025. «Per me è stata una rivincita dopo i tanti insulti che ho ricevuto, e che continuo a ricevere, sulla mia forma fisica, sopratutto sul web». Sì perché i famigerati “haters”, gli odiatori della rete, sono sempre in agguato. Non è facile, però, scacciare il passato. «Non riesco a trovare il lavoro che vorrei, e quello che ho subìto da piccola mi condiziona ancora oggi. Ho problemi con gli uomini, li avevo anche prima perché per via degli abusi quasi non riuscivo a parlare con i compagni maschi a scuola, a volte nemmeno con i professori. E’ un percorso ancora lungo. Ma ci voglio provare». Intanto, la 23enne ha già fatto un primo passo, raccontando quello che prima si era tenuta per sé. «Ho aperto anche Onlyfans - rivela - nonostante la contrarietà della mia famiglia e delle mie amiche. Poi l’ho chiuso, ma solo perché non guadagnavo. Altrimenti avrei continuato: una ragazza dev’essere libera di scegliere». E i suoi genitori? «A loro voglio bene, erano giovani. Hanno comunque fatto tanto per me». Infine, sul 25 novembre: «Per me è un giorno triste, mi fa pensare a tante cose brutte».

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