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Piemonte approva i tutori volontari: risposta concreta alla solitudine dei non autosufficienti

Reazione concreta all'aumento delle persone sole e non autosufficienti: a Torino, il Consiglio regionale approva all'unanimità la legge che promuove tutori e amministratori di sostegno volontari

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Immagine di repertorio

Una risposta concreta all’aumento delle persone sole e non autosufficienti, a Torino particolarmente evidente. Il Consiglio regionale ha approvato questa settimana all’unanimità la Proposta di Legge 75, dedicata alla promozione delle figure del tutore e dell’amministratore di sostegno volontari. Il provvedimento, presentato da Silvio Magliano (Lista Civica Cirio Presidente) introduce una nuova forma di volontariato strutturato che supporta direttamente i tribunali nella tutela delle persone fragili.

Sempre più persone hanno necessità di aiuto. Con questa legge cambiamo il modo in cui ci prendiamo cura di chi non è autosufficiente”, ha spiegato Magliano intervenendo in Aula. La norma incentiva il reclutamento di cittadini disponibili a svolgere gratuitamente l’incarico di amministratore di sostegno o tutore e stabilisce un limite massimo di due incarichi contemporanei per ogni volontario, per garantire qualità e continuità nell’assistenza.

Il Piemonte si allinea così ad altre Regioni – tra cui Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Sardegna, Toscana e le Province autonome di Trento e Bolzano – che già prevedono elenchi dedicati, sportelli informativi e percorsi di formazione.

Magliano ha sottolineato come il provvedimento intercetti un bisogno crescente legato all’“inverno demografico”, che espone le persone sole a situazioni complesse nel caso di patologie improvvise o decadimento cognitivo. L’obiettivo è affiancare, e non sostituire, la rete familiare: “Il ruolo delle famiglie resta fondamentale, e le incoraggiamo ad assumere l’incarico quando possibile. Ma dove una rete non c’è, il volontariato diventa determinante”.

Il consigliere ha ricordato anche le difficoltà dei tutori professionali e dei servizi sociali, spesso sovraccarichi di casi: “Se già oggi sono oberati, con l’invecchiamento della popolazione sarà necessario intervenire. Questa legge offre una soluzione sostenibile e immediatamente attuabile”.

La norma apre ora la strada alla creazione di elenchi, percorsi formativi e un sistema coordinato di supporto ai volontari, con l’obiettivo di rafforzare la tutela delle persone fragili su tutto il territorio piemontese.

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