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Aerospazio
17 Dicembre 2025 - 17:50
Il 5G ha ufficialmente lasciato la Terra. Dopo il lancio avvenuto con successo il 23 luglio 2025 a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla base di Vandenberg, in California, il CubeSat LIDE (LIve DEmonstration) ha completato i primi mesi di test in orbita con risultati promettenti, aprendo nuove prospettive per la connettività nelle aree più remote del pianeta. La missione segna un passaggio chiave per la space economy europea e italiana: per la prima volta, l’integrazione tra reti terrestri e satellitari 5G entra in una fase concreta di sperimentazione. Il progetto è sviluppato nell’ambito del programma ARTES dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), con Tyvak International, azienda con sede a Torino e parte del gruppo Terran Orbital, nel ruolo di capofila. A guidare la missione è un team giovane e interamente italiano, che unisce competenze industriali e scientifiche di alto livello.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi primi mesi - spiega Margherita Cardi, vicepresidente Programs and Business Development di Tyvak International -. Le performance del collegamento di comunicazione aprono la strada a test in orbita più complessi, fondamentali per raccogliere dati in vista delle future missioni dedicate ai servizi di connettività basati su piccole piattaforme satellitari». L’obiettivo della missione è di dimostrare la possibilità di offrire una connettività diretta, stabile e ad alta velocità tra nanosatelliti e piccoli terminali terrestri, simili a quelli installabili su veicoli o postazioni mobili. Un traguardo che potrebbe rivoluzionare l’accesso universale alla rete e accompagnare l’evoluzione del 5G e del futuro 6G.
Grazie a quattro antenne integrate che operano nelle bande K e Ka, LIDE è in grado di raggiungere velocità fino a 10 Mbps in downlink e 1 Mbps in uplink, mantenendo un’elevata affidabilità del segnale anche con terminali di appena 30 centimetri di diametro. I test in corso mirano a validare parametri chiave come latenza, rapporto segnale-rumore e throughput, essenziali per la futura interoperabilità tra reti spaziali e terrestri. In questa direzione, Tyvak International intende coinvolgere attori operativi come la Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino e i vigili del fuoco, con cui sono già in corso contatti per valutare test di connettività dedicati alle emergenze.
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