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I TRASPORTI

Bus e tram: le corse tagliate del 30%

Passaggi serali mai più ripristinati dopo il Covid. Fino a un’ora di attesa alla fermata dopo le 22

Fermata bus e tram

Persa una corsa su tre in dieci anni

Tagliate un terzo delle corse di bus e tram negli ultimi dieci anni. Nel dettaglio, si parla di una riduzione percentuale di circa il 34%, ma non servono numeri e tabelle per dimostrare che l’attesa dei mezzi pubblici alla fermata è aumentata. Lo sa bene chi usa quotidianamente bus e tram per spostarsi da un capo all’altro della città. L’esperienza è più chiara di qualsiasi grafico. Eppure, anche la curva in senso negativo relativa al numero di corse da capolinea a capolinea appare esplicita. 


Corse tagliate
Prendiamo ad esempio la linea 13, che attraversa il centro della città: nel 2019 le corse erano 285 al giorno. Nel 2022 si sono ridotte a 255 e quest’anno non c’è stato alcun incremento. Il 3 passava 226 volte. Contro le 213 attuali. Diminuiti anche i turni di servizio, da 32 a 30, per gli autisti. Ancora un esempio. La linea 11, nel 2019 contava 208 corse, con 19 vetture in circolazione. Due anni dopo, il numero dei mezzi messi a disposizione sulla linea si è ridotto a 11 e le corse a 174. E così via.

«Tutte le corse tagliate rappresentano passaggi che mancano» denuncia il segretario provinciale della Faisa Cisal (Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri) Michele Schifone. «La tendenza a sacrificare la frequenza delle corse va avanti da 15 anni - prosegue -. Assicurano che nei momenti di massimo traffico non ci sarà attesa oltre gli otto minuti, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo anni di tagli».


Turni serali
I turni serali poi non si sono mai realmente ripresi dopo la pandemia. «Le corse dopo le 22 erano state ridotte al 50% e la maggior parte delle linee sono rimaste così» fa sapere ancora Schifone. Fanno eccezione i mezzi che attraversano le trasversali principali della città. Ma se spostiamo lo sguardo verso la linea 29 o sulla 59 la situazione appare molto più critica. «Qui i bus passano all’incirca ogni mezzora dopo le 22 - spiegano i rappresentanti dei lavoratori Gtt -. Se c’è un guasto (come a volte capita) si rischia di aspettare anche un’ora intera alla fermata».


Metro chiusa
A fronte di un taglio storico di corse, proseguono i lavori di organizzazione per garantire il servizio di autobus sostitutivi durante il periodo di chiusura della metropolitana, ad agosto. Pare infatti che Gtt stia reclutando gli impiegati in metropolitana per metterli alla guida dei mezzi in superficie, con tutto ciò che questo ne consegue in termini di visite mediche che certifichino l’idoneità alla guida (dopo anni di impiego in metropolitana) e di ferie che dovranno essere rimandate.


Constatata la difficoltà nel reperire autisti da mettere alla guida dei bus da 18 metri che sostituiranno la metropolitana, sembra che il Gruppo torinese trasporti stia facendo una ricognizione per affidarsi a privati esterni. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che se così fosse si tratterebbe di un nuovo passo verso l’esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale. A più riprese negata dall’amministrazione.
C’è poi un problema che riguarda mezzi, circa 150, per coprire tutto il servizio sostitutivo. «La sensazione generale è che non ci sia un piano per affrontare la situazione» ipotizza Schifone. Quel che è certo è che ci aspetta un estate di passione.


Lavori sulla linea 4
Durante la bella stagione poi sono previsti lavori lungo la linea 4 del tram, nell’area di Falchera. Il cantiere, finalizzato all’installazione di motrici “mono guida” sulla linea, interesserà l’area del capolinea dove saranno necessari nuovi autobus sostitutivi. Al posto del 4 (che si fermerà in piazza Derna) circoleranno i bus della linea 50.

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