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"Eravamo io, Giorgia Meloni, Donald Trump e Elon Musk": la cena di Parigi che fa rosicare la sinistra italiana

Cosa è successo durante l'incontro con The Donald e i 60 leader internazionali a Notre Dame

Giorgia Meloni e Donald Trump (Fonte Instagram)

Giorgia Meloni e Donald Trump (Fonte Instagram)

In una scena che sembra uscita direttamente da una serie politica, Parigi è tornata al centro delle dinamiche geopolitiche globali grazie a un incontro privato tra Giorgia Meloni, Donald Trump ed Elon Musk. Il faccia a faccia è avvenuto sabato sera, a margine della riapertura della storica cattedrale di Notre Dame. L’immagine ufficiale condivisa sui social da Meloni – sorridente in compagnia dei due leader americani – ha immediatamente scatenato reazioni in Italia, ma soprattutto in alcuni ambienti politici americani.

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Donald Trump, che a gennaio tornerà ufficialmente alla guida della Casa Bianca come presidente degli Stati Uniti, ha espresso grande stima per Giorgia Meloni durante un’intervista esclusiva al New York Post. "Ho avuto un grande incontro con lei. È una persona piena di energia, ti dirò. È fantastica", ha dichiarato con entusiasmo, sottolineando la sua impressione positiva della premier italiana. Parlando con la giornalista Niana Glebova del NYPost, Trump ha inoltre rivelato alcuni retroscena sulla cena parigina. "Abbiamo trovato un'ottima intesa, era un gruppo che mi ricordava quelli di quattro anni fa", ha raccontato. Con il suo tipico ottimismo, ha poi concluso: "Speriamo di poter raddrizzare un po' il mondo".

L’incontro non è avvenuto casualmente. La cena con Trump e Musk ha visto la partecipazione di circa 60 leader internazionali in occasione della riapertura di Notre Dame, simbolo della resilienza francese e di una Europa sempre più al centro di questioni geopolitiche delicate. Meloni, insieme ad altri rappresentanti europei, è stata protagonista di un dialogo non ufficiale con un gruppo ristretto di figure influenti.

Tra i presenti c'era, ovviamente, anche Elon Musk, il noto imprenditore e fondatore di Tesla e SpaceX. Prima che diventasse parte integrante della squadra Trump, il magnate aveva già instaurato rapporti con Meloni, grazie a una visione condivisa su innovazione, politiche industriali e investimenti strategici. Questo faccia a faccia conferma il consolidamento di un asse informale tra l’Italia, gli Stati Uniti e le grandi menti imprenditoriali americane, attraverso investimenti tecnologici e innovativi.

La sinistra italiana non ha tardato a esprimere preoccupazione. I giornali come Repubblica e La Stampa hanno enfatizzato il rischio di una “corsa a Parigi” della premier per creare rapporti con Trump senza un chiaro mandato elettorale. Tuttavia, questa interpretazione è stata sbugiardata da alcuni osservatori politici americani, che vedono l’incontro come un segnale di equilibrio e apertura verso un nuovo contesto diplomatico globale.

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