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Truffe online
26 Febbraio 2025 - 15:45
Negli ultimi mesi, i social media sono stati invasi da pubblicità che sembrano promettere affari imperdibili, sconti eccezionali e svendite straordinarie. Ma dietro queste apparenti opportunità si nascondono truffe sempre più sofisticate. I truffatori, infatti, utilizzano immagini realistiche generate dall'intelligenza artificiale per creare l'illusione di essere i proprietari di negozi in liquidazione, pronti a svendere tutto per cause economiche.
I post sponsorizzati appaiono su Facebook e Instagram, pubblicizzando presunti negozi di abbigliamento o gioiellerie – italiani e internazionali – che dichiarano la chiusura definitiva delle loro attività dopo anni di lavoro. Per attirare clienti, questi post promuovono enormi sconti che arrivano fino all'80%, invitando gli utenti a fare acquisti su un sito web apparentemente ufficiale.
Peccato che dietro a queste offerte non ci sia alcuna verità. Molti dei negozi annunciati non esistono nemmeno fisicamente, e il consumatore si accorge della truffa solo dopo aver pagato. Il sistema utilizzato dai truffatori è il cosiddetto "dropshipping", un modello di vendita legale ma ingannevole in questo caso, in cui il venditore non possiede magazzini o prodotti propri, ma funge solo da intermediario tra il produttore e l'acquirente, senza una reale attività commerciale.
Un esempio recente di questa truffa ha riguardato il negozio "Tagliabue" di Bologna. Un messaggio emotivo sui social dichiarava che la boutique stava chiudendo a causa delle difficoltà economiche, accompagnato dalla notizia di una svendita straordinaria con sconti fino all'80%. Tuttavia, dietro questa storia si nascondeva una realtà ben diversa: i capi in vendita provenivano dalla Cina, di bassa qualità, e le immagini utilizzate erano create artificialmente, senza alcun legame con il negozio.
I consumatori che hanno acquistato dalla presunta boutique hanno ricevuto merce scadente, taglie errate e nessuna possibilità di restituzione. La situazione si complica ulteriormente quando i truffatori non rispondono alle richieste di rimborso e suggeriscono di tenere la merce, poiché i costi per la restituzione in Cina sarebbero troppo elevati. Questa tipologia di truffa sta diventando sempre più diffusa, con i truffatori che sfruttano la fiducia degli utenti online e la convinzione che sconti così alti siano una vera opportunità. È fondamentale fare attenzione e verificare sempre la provenienza e la veridicità di qualsiasi offerta online, soprattutto quando sembra troppo bella per essere vera.
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