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CUCINA & SUCCESSO

Giorgio Locatelli: «Ecco il vero motivo per cui ho chiuso la 'Locanda'»

Lo chef stellato svela al Times i motivi della chiusura: «Non era più il mio sogno». Ora è pronto a ripartire con un nuovo progetto

Giorgio Locatelli: «Ecco il vero motivo per cui ho chiuso la Locanda»

Lo chef Giorgio Locatelli (fonte: Instagram/ Sky)

Quando un ristorante stellato chiude i battenti, la domanda sorge spontanea: perché? Giorgio Locatelli, celebre chef e volto noto di MasterChef Italia, ha rivelato senza mezzi termini il motivo che lo ha spinto a chiudere la sua "Locanda Locatelli" dopo oltre due decenni di successi: «Mi stava uccidendo».

In un'intervista rilasciata al Times, Locatelli ha raccontato il difficile rapporto con il suo ristorante londinese, aperto nel 2002 con la moglie Plaxy all'interno dell'Hyatt Regency London-The Churchill. Quello che era nato come un sogno, un luogo accogliente e autentico, si era trasformato col tempo in un simbolo di lusso ed esclusività, lontano dall'essenza originaria immaginata dallo chef. «Quando abbiamo iniziato, non volevamo fare qualcosa di elitario», ha spiegato. Eppure, il prestigio, i costi e l’evoluzione del locale lo avevano reso sempre più distante da quella visione.

Il ristorante continuava a macinare successi, con un profitto di mezzo milione di sterline solo nell’ultimo anno. Ma il prezzo da pagare, per Locatelli, era troppo alto. «Un ristorante può toglierti così tanto che può letteralmente ucciderti», ha ammesso. La pressione costante, lo stress della gestione, la necessità di mantenere standard elevatissimi avevano finito per soffocarlo. Così, il 31 dicembre scorso, ha deciso di chiudere. Una scelta radicale, ma necessaria per ritrovare sé stesso e la passione per la cucina. «Quando ho chiuso la ‘Locanda’ e ho girato la serratura, ho detto: ‘Grazie a Dio ti ho ucciso, non mi hai ucciso tu’».

Ma non è un addio ai fornelli. Anzi, Locatelli è già pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. A maggio inaugurerà un ristorante all’interno della National Gallery di Londra, un progetto che punta a restituire alla sua cucina quell’anima popolare che la Locanda aveva perso. «Sarà per tutti», promette lo chef. Il nuovo spazio, nell'ala Sainsbury, offrirà diverse formule, tra cui il Bar Giorgio e un ristorante che proporrà alcuni dei suoi piatti più iconici: prosciutto di Parma con pere e aceto balsamico invecchiato, pappardelle con fave e rucola, burrata con vignarola (un contorno a base di fave, piselli e carciofi).

E per chi spera in un ritorno della "Locanda Locatelli"? Lo chef non chiude del tutto la porta. Possibili pop-up o collaborazioni temporanee potrebbero riportare in vita, seppur in forme diverse, la sua storica creatura. Un primo assaggio arriverà già in autunno, con una speciale residenza culinaria al ristorante Cecconi’s di Mayfair.

Locatelli ha scelto di voltare pagina senza rimpianti, lasciandosi alle spalle un’esperienza che lo aveva logorato. Non è solo la chiusura di un ristorante, ma la decisione di un uomo che ha messo il proprio benessere davanti a tutto. La sua cucina continuerà a vivere altrove, con lo stesso spirito di sempre: quello di chi non smette mai di reinventarsi.

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