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Ambiente

Ghiacci polari ai minimi storici: l'allarme di Copernicus per il clima globale

Febbraio 2025 segna un record negativo per i ghiacci polari, mentre le temperature globali continuano a salire

Ghiacci polari ai minimi storici: l'allarme di Copernicus per il clima globale

Il mese di febbraio 2025 ha portato con sé un record negativo per l'estensione dei ghiacci polari, come riportato dall'agenzia europea Copernicus nel suo bollettino mensile dedicato alla crisi climatica. Questo documento non solo evidenzia la riduzione della superficie glaciale, ma sottolinea anche come febbraio sia stato il terzo mese più caldo mai registrato.



Nel febbraio appena trascorso, la calotta antartica ha registrato un'estensione inferiore dell'8% rispetto alla media storica. Sebbene non si tratti di un record minimo per il Polo Nord, dove il ghiaccio artico raggiunge le sue dimensioni massime in questo periodo, il dato è comunque significativo. Se solitamente a febbraio l'estensione del ghiaccio artico raggiungeva un valore di 100, quest'anno si è fermata a 92, un segnale inequivocabile di una tendenza preoccupante. In Antartide, la situazione appare ancora più critica: la superficie coperta dal ghiaccio è inferiore del 26% rispetto alla media di febbraio. Questo mese, nell'emisfero australe, è l'equivalente di agosto per l'emisfero boreale, un periodo in cui ci si aspetterebbe una maggiore estensione glaciale.

Guardando ai dati complessivi degli ultimi cinquant'anni, emerge una tendenza chiara e preoccupante. Il "global sea ice extent", l'indice che misura l'estensione dei ghiacci nelle regioni polari, ha raggiunto a febbraio il record negativo di 16,18 milioni di metri quadrati. Nel febbraio 1979, il valore più antico disponibile per il secondo mese dell'anno, si era fermato a 19,56 milioni di metri quadrati, segnando una riduzione del 17,3%.



A livello globale, la temperatura media mensile di febbraio 2025 è stata di 13,36°C, il terzo valore più alto mai registrato. Questo dato supera di 1,59°C la temperatura media del periodo preindustriale (1850-1900), un superamento che va oltre gli impegni presi dagli accordi di Parigi, che miravano a contenere l'aumento entro 1,5°C. L'inverno boreale, compreso tra dicembre 2024 e febbraio 2025, ha registrato la seconda temperatura media più alta mai rilevata, superando di 0,71°C la media del periodo 1991-2020. In Italia, la mappa delle temperature mostra variazioni significative rispetto alla media del periodo 1990-2020, con le Alpi Graie e la Valtellina che hanno registrato aumenti fino a 4°C.

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