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Salute
07 Marzo 2025 - 19:00
Ogni anno, con l'arrivo della primavera, ci troviamo di fronte a un rituale che, sebbene familiare, porta con sé una serie di implicazioni: il ritorno dell'ora legale.
Ma cosa comporta realmente questo cambiamento? E quali sono i suoi effetti sulla nostra vita quotidiana?
L'ora legale, introdotta in Italia nel 1966, è un appuntamento fisso che segna l'inizio della bella stagione. Quest'anno, il passaggio avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, quando le lancette dell'orologio verranno spostate in avanti di un'ora, dalle 2 alle 3. Questo cambiamento, sebbene possa sembrare un semplice aggiustamento del tempo, ha radici storiche e pratiche ben precise. L'idea è quella di imitare il bioritmo dei nostri antenati, che si svegliavano all'alba seguendo il naturale sorgere del sole, senza l'ausilio di orologi.
Uno dei principali vantaggi dell'ora legale è l'aumento delle ore di luce serale, che consente di posticipare l'accensione delle luci artificiali. Questo si traduce in un risparmio energetico significativo, poiché riduce il consumo di corrente elettrica. In un'epoca in cui la sostenibilità è al centro delle preoccupazioni globali, ogni piccolo contributo conta. Inoltre, le giornate più lunghe offrono maggiori opportunità per svolgere attività all'aperto, promuovendo uno stile di vita più attivo e contrastando la sedentarietà e l'obesità.
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