Cerca

LA STANGATA ALIMENTARE

«A Barriera con 1.000 euro di pensione non si riesce più a fare la spesa»

Con nonno Carmine al mercato "popolare" di via Porpora: anche qui il costo della frutta e della verdura è alle stelle

I prezzi aumentano a dismisura anche in periferia. Per renderci conto dei rincari siamo andati a fare la spesa con nonno Carmine al mercato di via Porpora nel quartiere Barriera di Milano.
Qui i prezzi, seppur un po’ più contenuti rispetto ad altri mercati più centrali, sono sempre molto alti, soprattutto se si considera le disponibilità economiche limitate delle famiglie che abitano nel quartiere.
Carmine, 77 anni, ex dipendente della Fiat di Mirafiori, vive con la sua pensione di 1.000 euro al mese, ed è residente a Barriera di Milano da 50 anni. «Ultimamente sto notando grandi anomalie nei prezzi, soprattutto della frutta e della verdura che costa una fortuna» sottolinea il pensionato, contrariato per gli aumenti. «Ho lavorato una vita per mille euro al mese, io come tanti altri miei colleghi, e ora non ci possiamo neppure permettere di fare la spesa al mercato. E’ una vergogna, qui nessuno può spendere 3,50 euro per un chilo di albicocche. Se le mangino loro» attacca il 77enne, mentre compra un paio di ciabatte: «Le prendo perché costano soltanto sei euro, di solito vengono vendute al doppio. Bisogna fare attenzione e guardarsi attorno, ma non è facile perché ormai costa tutto troppo caro».

Carmine va a fare la spesa al mercato di via Porpora ogni giovedì con la moglie: «Vengo qui da tanti anni e posso dire che negli ultimi mesi i prezzi sono aumentati di un buon 50%, spero davvero chele istituzioni facciano qualcosa, altrimenti non sapiamo più come arrivare alla fine del mese».

I rincari riguardano soprattutto la frutta e la verdura. In qualche banco le pesche vengono vendute a ben 4 euro al chilo, le susine costano 3,50 euro al chilo, le albicocche “dolcissime” di Albenga 2,50. Ma arrivano anche a 3,50. Anche la verdura non è esente dagli aumenti. I peperoni di Sicilia vengono venduti a 3 euro al chilo, così come le costine e i sedani.

«E’ una vera follia - si lamenta una signora con il carrellino vuoto -, non compro niente per protesta, speravo che prima o poi i prezzi scendessero invece continuano ad aumentare a dismisura. Se continuano così non ci resta che morire di fame».

L’unico mercato che riesce ancora a tenere i prezzi bassi a Torino e quello di Porta Palazzo. Ma anche la qualità in media è piuttosto bassa. «Andare a fare la spesa a Porta Pila non è uno scherzo - sottolinea un altro residente di Barriera -, considerato quanto costano i biglietti dei mezzi pubblici che il Comune vuole ancora aumentare, conviene stare a digiuno».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.