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29 Giugno 2024 - 10:12
Erano incappucciati e avevano aggredito e sequestrato in casa, in zona Gran Madre, una dentista di 61 anni, per arrivare alla cassaforte. Scena che però era stata vista dal marito della donna, attraverso le telecamere. Il coniuge aveva allertato il custode, corso verso l'appartamento col figlio e insieme erano riusciti a bloccare uno dei tre banditi (il 68enne Basilio Pruiti, già noto alle forze dell'ordine) per consegnarlo alla polizia. Tuttavia, altri quattro malviventi erano riusciti a scappare. Ma gli agenti, coordinati dalla Procura, in questi mesi hanno svolto una complessa attività investigativa relativamente ai reati di tentata rapina in abitazione e sequestro di persona. E le indagini, supportate dall’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati situati in prossimità dell’abitazione della 61enne dentista, dalla disamina dei tabulati relativi al traffico generato nelle celle telefoniche della zona e da un’articolata attività captativa, hanno portato ai quattro banditi, verso cui convergevano gravi indizi relativamente al cruento crimine. Tre di questi, unitamente a Pruiti, arrestato in flagranza, erano esecutori materiali della tentata rapina e uno aveva la funzione di “mandante”. E proprio quest’ultimo è risultato essere un artigiano che, anni fa, aveva eseguito dei lavori presso l’abitazione della dentista, avendo così modo di studiare le abitudini della stessa ed i beni da lei posseduti.
Pertanto, stando a quanto emerso dall’intera attività svolta, il Tribunale di Torino, su richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, recependo le risultanze investigative della Squadra mobile della polizia, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari, sono state fatte le perquisizioni presso le abitazioni e i luoghi nella disponibilità degli stessi, che conducevano al rinvenimento di numeroso materiale e documentazione utile ai fini investigativi.
La tentata rapina era avvenuta a fine ottobre 2023. Tre uomini con i volti coperti dai passamontagna, dopo avere immobilizzato la dentista mentre parcheggiava la propria macchina nel garage condominiale e averla picchiata, l'avevano trascinata davanti alla sua abitazione, ordinandole prima di disattivare il sistema di antifurto e, successivamente, di procedere all’apertura della cassaforte occultata in un mobile dell’alloggio. La donna, dolorante, stava quasi per svenire e li implorava a desistere dalla loro azione delittuosa ma i tre, prima di darsi alla fuga, l'avevano legata con delle fascette da elettricista a polsi e caviglie, in modo tale che non potesse dare l’allarme. Per fortuna, il marito della donna aveva chiamato il custode e la banda era fuggita. Un membro del "commando", appunto Basilio Pruiti, era stato arrestato dai poliziotti del commissariato Centro, dopo essere stato bloccato.
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